Roberto Maroni si recherà in sezione a Varese per prendere la tessera della nuova Lega di Matteo Salvini. È l’annuncio di una nuova discesa in campo per l’ex ministro e Governatore lombardo da due anni assente dalla scena politica, che con un’intervista al quotidiano La Repubblica ha anticipato la sua volontà di tornare ad impegnarsi più attivamente partendo da quello che è ormai un suo pallino da quando scelse di fare un passo indietro: la Giustizia.
Nel 2018 proprio a quell’argomento Maroni dedicò un libro “sulle vittime della giustizia mediatica”. E da questo tema riparte prendendo spunto dalle nuove inchieste giudiziarie che tirano in ballo la Lega: dopo le indiscrezioni sulle inchieste milanesi finite sui giornali Maroni dice di “non escludere un’azione legale contro chi ha infamato la Regione Lombardia e la mia Giunta”.
Dal punto di vista più strettamente politico è ancora tutto da interpretare il segnale di sottoscrizione della tessera della nuova Lega di Salvini. Maroni ha ancora in tasca la tessera del 2019 ma da allora è avvenuto un cambiamento importante, e formale, del partito.
Lo scorso inverno, infatti, la Lega ha superato il “Nord” diventando un partito nazionale, la nuova Lega Salvini. La decisione, ufficializzata per alzata di mano e all’unanimità, ha determinato l’entrata in vigore del nuovo statuto della Lega che modifica quello federale del 1991.
“Prendo la nuova tessera perché mi è stato garantito il doppio tesseramento con la vecchia Lega Nord e la relativa anzianità politica – ha specificato Maroni a Repubblica -. Come mi sono defilato quando volevo posso decidere di tornare ad una vecchia passione. Intanto ne parlerò in famiglia poi a settembre vediamo».
Quale sia il livello della nuova discesa in campo dell’ex segretario della Lega Nord non è ancora ben delineato. Formalmente risulta ancora tra i candidati in lizza per la corsa elettorale alle amministrative della città di Varese. Lui e Barbara Bison sono i nomi sul tavolo del segretario della Lega Lombarda in attesa dell’ufficializzazione della candidatura per le elezioni a nuovo sindaco.
Intanto, sul suo profilo Facebook, scrive: “Ho fiducia nella Giustizia, ma questi attacchi alla Regione Lombardia, alla Lega e al sottoscritto sono frutto di un’evidente avversione politica che alberga da tempo in certi palazzi. Sopporto cristianamente la flagellazione di processi ingiusti, mediatici e non, ma quando sarà il momento torno in campo. Per riportare finalmente la Politica e la Magistratura nei ruoli e nei confini che la Costituzione ha loro assegnato”.
Ho fiducia nella Giustizia, ma questi attacchi alla Regione Lombardia, alla Lega e al sottoscritto sono frutto di…
Pubblicato da Roberto Maroni su Mercoledì 22 luglio 2020