Matteo Salvini a Saronno ha lanciato un messaggio anche per la campagna elettorale di Varese, le cui elezioni si terranno l’anno prossimo ma che è già in pieno svoglimento.
«Quest’anno si rivince a Saronno, perchè squadra che vince non si cambia – Ha infatti detto il “capitano” ai suoi seguaci a villa Gianetti – E poi l’anno prossimo si finisce di scherzare a Varese e si restituisce alla città giardino un sindaco che i varesini si meritino».
Subito dopo la battuta Salvini manda però dal palco un messaggio non solo ai giornalisti (come lui stesso ha sottolineato) ma anche alla sezione del capoluogo: «Siamo una forza nata sui valori dell’autonomia e del rispetto dei territori, perciò non sarà uno di Milano (indicando se stesso, ndr) a dire chi sarà il sindaco di Varese. Saranno i cittadini e i militanti a decidere chi farà il loro sindaco».
Una frase che riporta indietro la questione di qualche settimana, a quando per la prima volta in sezione è stato votato il candidato sindaco che la Lega voleva candidare: e tra due contendenti, Barbara Bison e Roberto Maroni, a quella prima votazione vinse l’ex sindaco di Gornate Olona.
Di sicuro, il nome della Bison ha però già incassato lo “sgradimento” degli alleati di centrodestra, con i quali è necessario fare i conti. Mentre Maroni, che pochi giorni fa ha pubblicamente dichiarato di essere pronto a candidarsi perchè “Me l’ha chiesto Salvini”, al resto del centrodestra è molto più gradito, per la sua fama e per la sua solida esperienza politica. [leggi]
Ora però è Salvini stesso a dire che “Non sarà uno di Milano a dire chi farà il sindaco di Varese”, così la palla torna alla segreteria varesina. «Come anche la stampa ha riferito, noi abbiamo già fatto una riunione con i militanti per parlare delle candidature che c’erano sul tavolo, ed effettivamente la sezione si era espressa nella direzione che è stata resa nota. Noi eravamo fermi a quello – Spiega Cristiano Angioy Viglio, commissario cittadino della Lega di Varese – L’esito è stato poi passato ai piani più alti, per avere valutazioni piu complete a livello strategico rispetto alla sezione. Da allora non avevamo più avuto altre indicazioni: mi aspettavo infatti di avere un riscontro in merito dopo le regionali».
Poi le dichiarazioni di Salvini di ieri: «Così la palla è tornata a noi – continua Angioy – Io a questo punto attendo le indicazioni da Matteo Bianchi, che in effetti parlato di una seconda consultazione che potesse fare ulteriori approfondimenti in sezione. Penso però che questa eventuale seconda tornata possa avere senso davanti a una espressa disponibilità di Maroni, che per il momento ha mantenuto la riserva. E, considerato che ora siamo in campagna elettorale, è molto probabile che scivoli a dopo il voto».