Passo a passo, cresce l’esperienza di PiùGallarate, lista civica che guarda all’area del centrosinistra, con un tocco liberal e una forte partecipazione di giovani. Millenial, si dice oggi, anche se non manca qualche navigatore esperto delle acque della politica.
Son partiti un anno fa, a due anni dalle elezioni comunali 2021: prima un logo, poi i primi incontri fisici, una rete da costruire. Nuovo passaggio martedì sera, alla Cascina del Monte Diviso: i giovani della lista civica hanno inaugurato il Laboratorio per Gallarate, un’iniziativa aperta per confrontarsi sul futuro cittadino in vista delle elezioni comunali 2021. Non partito, di certo lista civica, ma con un livello ulteriore di coinvolgimento e ascolto.
Una trentina i gallaratesi di età e provenienze diverse. Da un lato, i giovani animatori di +Gallarate, capitanati da Giulio del Balzo e Matteo Intermite. Dall’altro due esperti navigatori della politica gallaratese, come Roberto Borgo e Dario Terreni, in passato a lungo sui banchi del consiglio.
L’appuntamento annunciato pubblicamente invita a fare il gioco delle facce e dei nomi, per vedere chi c’è. Fa capolino anche Marzio Molinari, già sindaco di Varano Borghi per due mandati ( eletto giovanissimo), poi concentratosi su impegni professionali, ora residente a Gallarate (sua, forse, l’analisi politica più ampia e centrata del contesto gallaratese). Poi c’è chi si accosta perché invitato, come Marco Introini, vicepresidente di Ascom. Ci sono Ousmane Gueye, vicepresidente dell’associazione dei senegalesi della provincia di Varese, l’architetto Raffaello Bezzon e il dott. Emilio Pozzi, per anni in forza all’ospedale Sant’Antonio Abate.
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Sia chiaro: per ora i confini tra militanti della lista e semplici “uditori” rimangono indefiniti, per il 2021 c’è tempo. La lista civica comunque va avanti con il suo percorso ed è ben intenzionata a essere protagonista alle elezioni amministrative, gioca a carte scoperte, si è già affacciata in modo forte su alcuni temi veri e concreti (esempio: la mobilità e l’urbanistica “tattica”, con proposta condivisa con il Pd). Magari un po’ meno lista “generazionale” dei millenial e un po’ più lista trasversale anche alle fasce d’età.