Ricomincia col botto la sessione di fine anno del consiglio comunale di Varese, cominciata lunedì 28: più precisamente dall’emendamento nove al bilancio preventivo, proposto da Elena Baratelli, che chiede lo stralcio delle somme accantonate per via Selene.
La motivazione della rappresentante di Varese 2.0 è duplice: «la voce di spesa è passata da 900mila euro a due milioni, e sono stati fortemente anticipati i tempi di erogazionie. Tale aumento di costi non è giustificabile per degli interventi che non sono prioritari e che potrebbero essere, in tempi più lunghi, meglio meditati»
Un emendamento che alla fine è stato bocciato a maggioranza, ma con una maggioranza molto diversa da quella usuale: senza infatti non solo il voto di colei che ha presentato l’emendamento, Elena Baratelli, rappresentante di Varese 2.0 che è forza al governo della città, ma anche senza quello di Luca Paris, PD che ha votato a favore «Non tanto per la cifra stanziata, quanto per avere più tempo, tale da permettere una progettazione ambientale più attenta e puntuale, vista la delicatezza dell’area dal punto di vista ecologico – ha spiegato il consigliere – Sarebbe opportuno così tornare alla nostra precedente programmazione nel DUP, che era per il 2022 e non per il 2021».
Con loro, hanno votato a favore anche i rappresentanti della Lega, per le motivazioni che ha sottolineato Marco Pinti: «Votiamo a favore non per l’opera in sè, ma per la tempistica: non è una urgenza, e se prevista nel 2022 c’è più tempo per studiarla». Agli otto voti favorevoli arrivano anche grazie a Simone Longhini (Forza Italia), Stefano Clerici (Varese Ideale) e a uno scatenato Agostino De Troia, già rappresentante della lista Galimberti e ora nel gruppo Misto, che ha praticamente segnato per tutta la seduta la sua distanza dalle forze di Governo.
Il PD si è decisamente schierato contro la collega di maggioranza, invece: il capogruppo Luca Conti ha sottolineato, nel dichiarare il voto contrario, che «Il collega Luca Paris parla a titolo personale». Ma vanno segnalate anche due astensioni che hanno sottratto altrettanti voti validi alla maggioranza: quelle di Luisa Oprandi e Paolo Cipolat, entrambi PD. Quest’ultimo, presidente della commissione Ambiente, ha dato contestualmente la sua piena disponibilità ad una commissione congiunta Ambiente-lavori Pubblici per ridiscutere e rendere più chiaro il progetto.
Insieme al PD ha votato contro, invece, la lista Orrigoni, cioè la lista che sosteneva il candidato sindaco che si è conteso il ballottaggio con Galimberti: e la motivazione è esplicitata dal consigliere Luca Boldetti: «Dobbiamo dare una soluzione all’ingresso a Varese, e via Selene è una soluzione». Con lui si sono dichiarati contrari anche i colleghi Valerio Vigoni e Rinaldo Ballerio.
Il risultato è stato una bocciatura da parte di 18 consiglieri, contro 8 contrari e due astenuti.
Un risultato immediato però l’emendamento l’ha comunque avuto: quello di rendere Varese 2.0 protagonista di uno “sparigliamento” della maggioranza su un argomento che fa parte del loro DNA, quello della protezione del verde, e che si dimostra uno degli elementi su cui la battaglia elettorale per le elezioni 2021 potrebbe fondarsi.