L’hashtag scelto è #Cambiasindaco ed è l’approdo della moltitudine di anime bustocche e bustesi che chiede, dalle urne delle prossime amministrative, un cambio di rotta in Comune. Non vogliono più un sindaco di centrodestra ma non fanno parte del Pd o della sinistra sinistra e nemmeno dei Cinque Stelle.
Per ora sono un centinaio e si sono ritrovati tutti nel gruppo facebook (privato) “Comunali Busto Arsizio 2021 #Cambiasindaco” per contarsi e ritrovarsi dietro a tre punti di programma strategici che si riassumono così: chiudere Accam e bonificare, dire no all’Ospedale Unico e sì al Parco della Genesi nell’area dell’ex-calzaturificio Borri.
Sono questi i capisaldi che uniscono singoli cittadini da tempo impegnati sui social, associazioni ambientaliste, comitati contro l’inceneritore e contro l’ospedale unico. Hanno iniziato a discutere e a darsi appuntamento per riunioni on line nelle quali iniziare a mettere le basi di una piattaforma condivisa che potrebbe essere la base di una lista civica.
Dentro ci sono personaggi come Stefano Marchionna che da anni si batte per i diritti dei pendolari sulla linea Gallarate-Milano, Giampaolo Sablich che è stato consigliere comunale per i 5 Stelle, la moglie ed ex-senatrice Laura Bignami che ha già lanciato un appello per unire la società civile, il noto vignettista bustocco Tiziano Riverso, Maria Gemma De Lellis di Legambiente, Emanuele Fiore del comitato No Accam e altri volti noti e meno noti della città.
Dove arriveranno? Presto per dirlo ma negli ultimi anni sono molte le realtà che hanno provato ad organizzare un’alternativa politica allo strapotere del centrodestra che da 15 anni governa la città in coalizione senza soluzione di continuità. Un compito reso ancora più difficile dalla pandemia e dalle restrizioni che non permettono l’organizzazione di iniziative pubbliche e in presenza. I mesi che ci separano dalla prossima tornata elettorale sono ancora molti e al momento non è possibile nemmeno stabilire con certezza se le elezioni si potranno tenere prima o dopo l’estate.
Le variabili sono ancora molte e lo stesso Pd, che sta lavorando con la sinistra e i Cinque Stelle ad una coalizione che comprenda anche movimenti civici, non ha ancora fatto passi concreti che possano far capire chi sarà il candidato sindaco e con quale programma (il nodo sembra essere proprio Accam, ndr). Dall’altra parte il sindaco uscente Emanuele Antonelli non ha ancora sciolto la riserva sulla sua ricandidatura già data per scontata da Fratelli d’Italia a capo della coalizione con Lega e Forza Italia.