«Ad oggi nulla può essere dato per scontato, a partire dalla ricandidatura del sindaco uscente di Gallarate. Ha agito bene, in questo senso, il commissario cittadino gallaratese di Forza Italia Nicola Mucci sottolineando questo concetto durante una sua recente intervista in relazione al futuro amministrativo ed elettorale di Gallarate».
Anche Forza Italia provinciale, per bocca del vicecommissario Giuseppe Taldone, mette sul piatto l’ipotesi – ormai non più campata per aria – di un cambio di candidato per il centrodestra a Gallarate. Una eventualità che anche Fratelli d’Italia aveva messo nero su bianco.
«Non dobbiamo mai dimenticate che le forze politiche, anche quando culturalmente omogenee e parte di una coalizione, non sempre e non necessariamente riescono a condividere percorsi comuni e questo, in parte, è da ricondurre al fatto che ognuna di esse ha una propria storia, uomini e valori differenti» dice Taldone. «La coalizione di centro destra, che vorremmo vedere vincente ovunque, deve in primis partire in modo adeguato ma, anche, trovare le migliori motivazioni aggregative che non possono basarsi solo su semplici presupposti ideologici o schemi applicati tour court buoni “per tutte le stagioni” o per tutte le situazioni. Prima di arrivare a discutere su chi fa e cosa, bisogna avere un quadro chiaro e preciso su quali progetti portare avanti, con quali strumenti e mezzi e soprattutto con quali uomini. Sotto questi aspetti c’è da discutere ancora molto e Forza Italia non mancherà di portare sui tavoli politici le proprie ragioni con determinazione. Le fughe in avanti perciò non aiutano, anzi espongono inutilmente chi se ne rende protagonista e spesso allentano o sfilacciano i rapporti invece di rinsaldarli, azione, quest’ultima, necessaria ed indispensabile per un percorso politico comune» .
Nelle file del centrodestra serpeggiano da tempo i dubbi, ma a cavallo tra 2020 e 2021 le mosse di Cassani (che ha già avviato una sua campagna personale) hanno aumentato il livello di attrito tra i partiti di centrodestra. Sullo sfondo, la data del 31 marzo 2021, quando si terrà l’udienza preliminare del processo Mensa dei Poveri, che deciderà (anche) del destino giudiziario del sindaco.