Sembra proprio che la campagna elettorale di Gallarate parta “lunga”, con sei mesi di anticipo sulla data (per ora ipotetica) delle elezioni. Con due candidati sindaci già fattisi avanti – l’uscente Andrea Cassani e la sfidante di centrosinistra Margherita Silvestrini – e un terzo gruppo – PiùGallarate – che vuole proporsi come terzo incomodo.
Sia chiaro: per ora le candidature sono ancora soprattutto roba da addetti ai lavori, anche se non mancano di sostanza. Però è comunque interessante notare come in questo 2021 almeno due candidati siano usciti allo scoperto con ampio anticipo sulle elezioni, che potrebbero tenersi in primavera inoltrata (più giugno che maggio) se non a settembre.
Gioca sicuramente d’anticipo Andrea Cassani: in un contesto normale la ricandidatura del sindaco uscente sarebbe normale, ma il contesto di Gallarate non è esattamente normale, provato com’è dalle inchieste che hanno indebolito il centrodestra :due assessori all’urbanistica indagati, ma soprattutto una maggioranza divenuta minimale, con solo un voto di scarto sulla opposizione irrobustitasi man mano. Nel centrodestra si discute ancora della conferma di Cassani, con segnali non proprio concilianti che vengono dalle altre due “gambe” della coalizione, vale a dire Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Alle spalle c’è più di un malumore degli alleati della Lega sulla collegialità delle decisioni da prendere, ma anche qualche attrito a livello più alto (nella competizione ormai aperta tra Lega e Fratelli d’Italia). Ma soprattutto grande incognita resta la data del 31 marzo: quando si tornerà in udienza preliminare per il processo Mensa dei Poveri, che dovrà decidere anche la posizione giudiziaria dello stesso Cassani (oltre che degli uomini del “gruppo Caianiello”).
Elezioni 2021 a Gallarate, Cassani “anticipa” il centrodestra
In tutto questo, appunto, Cassani gioca appunto d’anticipo: si è ricandidato in autonomia, sostenuto dalla Lega cittadina, e ha iniziato a lavorare a «una lista civica nel vero senso della parola», dove «non ci sarà spazio per chi si è già candidato con un partito o per i riciclati della politica». E se così sarà, a questo potrebbe aggiungersi anche un’altra lista più “politica”, per far confluire singoli esponenti del centrodestra o anche gli assessori “tecnici” chiamati in giunta nel 2019 (gli interessati non sembrano aver ancora valutato una prosecuzione: si vedrà).
Ma proprio queste manovre sulle liste “del sindaco” sembrano agitare gli altri partiti, che temono che muovendosi anzitempo (magari con più liste) il sindaco faccia incetta di candidati civici, indebolendo le liste dei partiti. Da mesi poi, in particolare su Forza Italia, ci sono voci di possibili addii di militanti e persino consiglieri comunali (rumors, anche qui nessuno conferma).
Elezioni 2021 a Gallarate, il centrosinistra e Margherita Silvestrini candidata
Nel campo del centrosinistra c’è la candidatura di Margherita Silvestrini: consigliere comunale Pd, ex assessore al sociale, ha ufficializzato la disponibilità a novembre.
Fin qui Silvestrini si è mossa molto con “gruppi di lavoro” allargati (ne parliamo diffusamente qui) dedicati ai diversi temi cittadini, per iniziare a mettere a punto il programma. Certo tra gli oltre 150 partecipanti ai gruppi di lavoro ci sono anche persone frequentatrici da tempo della politica cittadina, ma per ora il tema dei partiti è rimasto più sullo sfondo: Silvestrini è sostenuta dal Pd, dalla ormai storica lista civica centrista Città è Vita, ma anche a altri gruppi: i liberali di Azione, guidati in città dall’ex vicesindaco e parlamentare Angelo Senaldi, il PSI, gli ambientalisti di Europa Verde.
Al di là di Pd e Città Viva, l’assetto delle altre liste va ancora definito. C’è anche l’idea di una lista di sinistra: la storica esperienza di Sinistra per Gallarate (che era nata essenzialmente da Sel ma aveva costruito una base un po’ più larga) era rimasta senza rappresentanza in consiglio nel 2016 e ha perso un po’ di visibilità, ma essenzialmente il modello potrebbe essere simile, una lista “d’area” ma non partitica.
Insomma: tra centrosinistra e centrodestra i candidati finora emersi – seppur con differenze – hanno avviato la prima fase in vista delle elezioni con un tono molto personale. Un navigatore di lungo corso della politica gallaratese, Dario Terreni, lo va ripetendo con parole un po’ provocatorie: «Non c’è nulla di definitivo, né sul fronte del centrodestra né dall’altra parte. Ci sono due candidati che si sono fatti avanti». Come a dire: occhio a dare per scontato che ci sarà una sfida Cassani-Silvestrini. O come a dire che c’è chi lavora per far saltare il banco anche nel campo del centrosinistra.
Gli altri: PiùGallarate e la sinistra-sinistra verso le elezioni amministrative 2021
Se tra nei due principali schieramenti vengono fuori i nomi e si attende di definire assetto e perimetro, all’opposto c’è un’altra lista che si sta muovendo come gruppo, ma senza ancora ufficializzare il nome del candidato sindaco: si tratta di PiùGallarate, lista civica che si è mossa come lista “generazionale” dei millenial, ma ovviamente punta ad allargare il consenso. Si è fatto il nome di Giulio Del Balzo come candidato sindaco, ma il gruppo per ora non vuole mettere nulla nero su bianco: «Prima il programma», dice lo stesso Del Balzo. A sostegno della candidatura c’è appunto PiùGallarate, ma non è escluso che possa esserci anche un’altra lista d’appoggio. La candidatura in ogni caso punterebbe a rappresentare una proposta “terza” tra centrosinistra e centrodestra, anche se evidentemente marca una discontinuità soprattutto con l’amministrazione uscente (PiùGallarate va avanti con gli incontri online, intanto).
Meno chiaro lo scenario invece nel campo della sinistra-sinistra: in città sono presenti Rifondazione Comunista e il rinato Partito Comunista Italiano. Entrambi sono orgogliosi della loro identità, c’è stato qualche contatto. È molto probabile che ci sia in ogni caso una candidatura comunista, alternativa al centrodestra ma anche al centrosinistra liberale e in polemica con l’idea del “voto utile”: è da vedere se si riuscirà a costruire una confluenza.
Elezioni 2021 a Gallarate: e il Movimento 5 Stelle? E i Civici?
E il Movimento 5 Stelle? I pentastellati non sono molto radicati a Gallarate, ma ci sono. Per ora l’unica mossa è stata un comunicato con cui annunciavano di voler essere della partita e, indicando alcuni temi, aprivano nel merito al centrosinistra. Non era difficile leggerci un tentativo di avvicinamento sulla falsariga dell’alleanza a Roma. Ora a Roma il governo è traballante e le prospettive locali potrebbero risentirne.
Resta ancora nebuloso lo scenario di possibili, altri candidati e progetti civici: da Rocco Longobardi e Gallarate 9.9 al gruppo dei “ferrazziani” di Libertà per Gallarate (da metà mandato sui banchi dell’opposizione, con due consiglieri), a possibili “battitori liberi”, ci sono altri gruppi che potrebbero muoversi, trovare aggregazioni. E qui molto potrebbe dipendere dal destino del centrodestra, da quanto ampio sarà il fronte di Cassani, se ci saranno rivolgimenti o candidature alternative.