«Volevamo, con i primi di gennaio, cominciare a lavorare per dare il via alle danze… purtroppo quello che è successo ci ha un po’ messo in crisi. Ma adesso si parte, incrociamo le dita e via». Parte così la conversazione con Cristiano Angioy Viglio, commissario della Lega per la città di Varese, che abbiamo interpellato per “tastare il polso” alla campagna elettorale per il Comune di Varese a pochi mesi dalle elezioni. Dopo la conversazione con Luca Carignola (PD), Ecco le risposte del suo più diretto antagonista.
Quando saranno le elezioni?
«Dalle voci che girano, sembrerebbe piu probabile che avvengano a settembre-ottobre prossimo: io a questo punto lo spero, anche perchè se il candidato fosse un nome nuovo, da far conoscere, saremmo partiti comunque ma con molte incertezze. Ma il candidato è Maroni, quindi…»
Come si organizza una campagna elettorale in queste condizioni?
«Sarà una bella sfida: il covid, il rinvio, l’incidente di inizio anno… Prima di tutto però viene il Covid, che ha bloccato tutte le attività, comprese quelle di sezione. Per questo vediamo con favore il rinvio a settembre-ottobre. Perchè, al di là del vaccino, c’è comunque l’estate, che abbiamo già visto essere una stagione più tranquilla per i contagi, per lavorare sul territorio. Sarà comunque una bella sfida e una novità per tutti, non solo per noi. Fortunatamente, il digitale ha acquisito importanza e ha aperto molte possibilità. Le riunioni su zoom hanno aperto delle opportunità che 5 anni fa non erano possibili. Certo però che la stretta di mano, e il rapporto umano, non possono mancare. …»
Anche molte riunioni di coalizione sono state telefoniche o in digitale. E’ un limite o i lavori sono stati possibili?
«Spesso i rapporti si costituiscono e si consolidano facendo battaglie sul territorio insieme, quindi non è cosi facile. Ma nei colloqui e nelle telefonate fatte c’era un buon clima. Abbiamo, come sapete, concordato come partire e anche il DNA delle liste civiche che sosterranno Maroni. Per quanto riguarda le persone che hanno iniziato a lavorare sul territorio con la lista Orrigoni, in particolare i consiglieri eletti. sono persone con cui potremmo avere base comune su cui ragionare e auspico che siano della stessa partita, abbiamo una stessa battaglia da fare insieme».
Certamente il lavoro per definire un programma comune nei particolari è appena partito, e quindi è prematuro parlarne. Ma ci sono dei punti che per la Lega sono fondamentali, che non si discutono?
«Come ha giustamente detto , non voglio spingermi molto in là su questo argomento perché siamo appena partiti e non sono state ancora discussi i particolari, ne con maroni ne con la coalizione. Ma un punto fermo c’è: Galimberti si era proposto come una novità e come la persona che avrebbe potuto smuovere un immobilismo che secondo lui era presente in città. In questi 5 anni, quindi, la città avrebbe dovuto cambiare e sensibilmente: ma io non vedo tutto questo cambiamento. Sicuramente la macchina della comunicazione era impeccabile e ha dichiarato tanto. Ma nel concreto, cosa è stato fatto? Si può dire che la città è stata stravolta? c’è qualcosa di concluso? 5 anni sono tanti… cos’è rimasto delle proposte? in cosa è piu forte la città? quello che dovremmo cercare di fare è dare una proposta di cambiamento in questo senso, realizzando una proposta per la città che sia realizzabile a 5 anni».