Arriva la prima pedina sullo scacchiere delle elezioni amministrative di Dairago. In attesa di sapere quando, Covid permettendo, si tornerà alle urne i primi a scoprire ufficialmente le carte sono gli “ultimi arrivati” nel panorama politico cittadino, ovvero “Scelgo Dairago”, neonata civica di centrodestra che ha deciso di puntare su Federico Olgiati come candidato sindaco.
Olgiati, 29 anni, è laureato in scienze politiche ed è impiegato commerciale in un’azienda di telecomunicazioni del territorio. L’aspirante primo cittadino è anche l’attuale presidente della consulta sportiva del comune di Dairago ed è membro del consiglio direttivo della U.S. Dairaghese Ciclismo.
Periodo non facile per scegliere di proporsi per guidare il Comune e la comunità. Cosa vi ha spinto a candidarvi?
Rinascita e crescita è tutto quello che vogliamo per il nostro paese. L’obiettivo è realizzarli mantenendo al centro il cittadino e tutte le realtà presenti sul territorio con l’obiettivo di ridare vitalità alla comunità dairaghese e al suo tessuto socio-economico.
Da dove nasce il vostro progetto?
Scelgo Dairago è una nuova lista civica con un orientamento politico di centrodestra ben coesa e con il giusto equilibrio tra gioventù ed esperienza che riunisce sia persone legate ai partiti sia liberi cittadini, con progetti e obiettivi comuni allo scopo di rinnovare e far crescere il nostro piccolo comune mantenendo quel rapporto tra gli abitanti che caratterizza Dairago e che è l’essenza della sua bellezza.
Secondo voi cosa ha funzionato e cosa no negli ultimi cinque anni?
Fondamentalmente non hanno funzionato la trasparenza e la democrazia. Partiamo con la trasparenza. L’albo pretorio ha riportato atti della giunta con estremo ritardo e spesso privi dei documenti con la scusa della privacy. Le sembra che atti di programmazione possano essere soggetti a privacy e quindi essere esclusi dalla visione pubblica in breve tempo? La mancanza assoluta di comunicazione e partecipazione tra le parti, commissioni e capogruppi praticamente assenti, la difficoltà ad accedere anche da parte di consiglieri agli atti preparatori delle delibere di giunta o di consiglio dimostrano il poco rispetto della democrazia. E pensare che i gruppi di sinistra si definiscono paladini della democrazia e della trasparenza. A dimostrazione che questa affermazione non è di parte le ricordo la guerra che questa maggioranza ha aperto con la sede comunale del suo stesso partito solo perché rivendicava il diritto di partecipare alle decisioni della giunta, guerra finita con il commissariamento della sede e poi con la chiusura della sede storica dairaghese di un partito.
Qual è il primo obiettivo che intendete mettere in agenda?
Dairago ha bisogno di un intervento di ampio respiro che vada a toccare i diversi elementi della sua comunità come istruzione, giovani, sport, associazioni, territorio e imprese per far sì che la coesione di questi elementi porti rinnovamento e vitalità alla comunità. Per questo motivo la pianificazione e la programmazione saranno due fattori di estrema importanza per realizzare il nostro progetto. Nel corso dei prossimi mesi andremo ad illustrare nello specifico il nostro programma.