La sezione leghista di Busto Arsizio lancia i gazebo virtuali, appuntamenti online con i cittadini ogni giovedì sera per confrontarsi senza filtri (se non quello dell’educazione e del rispetto) con i cittadini: «Non sarà richiesta appartenenza politica alla Lega, vogliamo che sia un gazebo vero anche se virtuale» – spiegano gli organizzatori in una conferenza stampa alla quale ha preso parte anche il segretario provinciale Matteo Bianchi.
Il segretario cittadino Francesco Speroni e la consigliera comunale Paola Reguzzoni hanno presentato l’iniziativa nella sede cittadina di corso Italia 60. Il segretario Speroni: «Vogliamo replicare un metodo che ha sempre contraddistinto la Lega che è quello di stare tra la gente per confrontarsi. Vista la situazione contingente useremo una nuova modalità di dialogo con i cittadini».
Per Paola Reguzzoni «Toglierci il contatto con le persone significa toglierci l’aria. Abbiamo suddiviso le aree in quattro tavoli tematici sui quali lavoreremo: ambiente, innovazione e sviluppo, urbanistica e programmazione territoriale, viabilità e trasporto pubblico, sicurezza, servizi sociali e cultura sono i punti che vogliamo approfondire ascoltando i cittadini singoli o in associazione. Per noi la discussione è importante e ultimamente il cittadino è diventato solo un ascoltatore passivo della politico, noi vogliamo renderlo partecipe e parte integrante della discussione».
L’iniziativa è stata possibile grazie a Vincenzo Marra e Domenico Donadio, due iscritti che si sono impegnati a predisporre la piattaforma di ascolto attraverso Zoom: «Gli appuntamenti inizieranno da giovedì prossimo (4 marzo) e potremo accogliere fino a 1000 persone in contemporanea – prosegue Paola Reguzzoni – e oltre all’appuntamento del giovedì ci sarà un ulteriore momento di ascolto al sabato pomeriggio sulla chat di Facebook della pagina della Lega di Busto Arsizio».
L’incontro si è poi orientato sui temi elettorali e sui temi nazionali con l’intervento del deputato e segretario provinciale della Lega, Matteo Bianchi: «La pandemia sta trasformando anche la politica come ha già fatto per tutti gli altri settori della vita civile. Memori dell’esperienza decennale del nostro partito cerchiamo di tenerci in contatto con i cittadini. Appena possibile si aprirà la nuova stagione congressuale da quelli locali fino al nazionale».
Il segretario ha poi toccato lo scenario politico nuovo che si è venuto a creare con la nascita del governo Draghi, di cui la Lega fa parte: «L’attuale scenario apre molte possibilità. In un governo del presidente non potevamo non esserci. La nostra presenza è una garanzia di discontinuità, a differenza di quello che vuole fare il Movimento 5 Stelle. Non pretendiamo miracoli, essendo quello attuale un governo di emergenza, ma vogliamo incidere in modo pragmatico a servizio del Paese. Abbiamo un’enorme tradizione di governo e amministratori di qualità. Il governo ruota attorno a pochi nomi che detteranno l’agenda politica. Noi abbiamo Giorgetti e Garavaglia che faranno bene».
Per quanto riguarda le elezioni amministrative Bianchi annuncia che si terranno «verosimilmente nella prima domenica di ottobre. C’è tempo per riflettere un po’ di più su candidati e programma ma poniamo ora un accento proprio sul programma. Il perimetro entro il quale agire è dettato dalle da segreterie nazionali e regionali ma gli accordi si fanno sul territorio. Prima di tutto vogliamo sederci al tavolo coi sindaci uscenti» – ha proseguito Bianchi facendo un chiaro riferimento alla situazione di Busto Arsizio. «Un sindaco uscente dovrebbe ringraziare chi lo ha appoggiato in questi anni» – ha concluso.
Sul tema elezioni è intervenuta anche Paola Reguzzoni: «Per noi la tenuta della coalizione e i programmi sono importanti. Forza Italia e Fratelli d’Italia puntano sul nomi, noi diciamo stop al balletto dei posti e per ora parliamo di programmi. Quando sarà il momento dei nomi, se ce ne sarà uno autorevole più del sindaco uscente, discuteremo.
Attualmente i nomi sul tavolo sono quelli di Antonelli e di Farioli».
Conclude Bianchi: «Non mi sono piaciuti i veti di alcuni partner (Forza Italia, ndr) che dicono o ci date un candidato sindaco dei tre o andiamo da soli. Non si possono mettere condizioni così vincolanti perchè così si rompe. Noi siamo per un approccio responsabile e vorremmo evitare accordi al secondo turno. Arriveremo ad un punto di equilibrio».