Il candidato sindaco del Pd Maurizio Maggioni va all’attacco del sindaco Emanuele Antonelli e ne chiede le dimissioni per il comportamento tenuto nell’ambito della vicenda della costruzione del supermercato Coop di viale Duca D’Aosta a Busto Arsizio.

Maggioni si rifà ad un articolo del Corriere della Sera pubblicato oggi, a firma Luigi Ferrarella, che cita espressamente un’intercettazione di una telefonata tra Antonelli e Nino Caianiello, ex-capo provinciale di Forza Italia considerato il vertice di un’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. In questa telefonata il Primo Cittadino avrebbe dichiarato di aver fatto tutto per ostacolare la rotonda «..li ho tirati fino a Natale…devo cercare di fargli fare i lavori ad agosto, cosi li faccio impazzire…perchè vuol dire un altro anno».

Commenta Maggioni, socio Coop di lungo corso: «Se qualcuno ancora pensa ad un Comune guidato con imparzialità, come dovrebbe essere, ed amministrato da uffici autonomamente responsabili, si legga bene l’articolo odierno del Corriere».

L’insofferenza del sindaco verso la realizzazione del supermercato è cosa nota. Se n’è parlato molto nelle settimane decisive per la realizzazione dell’edificio e della rotonda, giorni in cui i rapporti tra il primo cittadino e il presidente di Coop Lombardia Daniele Ferrè si sono deteriorati completamente, al punto da spingere Coop a fare causa al primi cittadino e all’allora assessore all’Urbanistica Isabella Tovaglieri (oggi eurodeputata leghista).

«Si sbaglierebbe chi pensasse che sia un problema particolare, (piace o no la rotonda il supermercato o la Coop). Coop ha già pensato a come difendersi. Pende, infatti una causa per danni da 5 milioni contro il Comune, contro il Sindaco ed altri chiamati a rispondere in solido, causa che ora potrebbe pendere molto di più a favore di Coop e che pone semmai l’esigenza di tutelare il Comune contro i suoi Amministratori» – prosegue il candidato Pd.

E’ invece un problema, secondo Maggioni, «la condotta del primo cittadino verso i privati, che evidentemente possono essere …”fatti impazzire” e soprattutto i rapporti con Caianiello. Il contenuto della conversazione dimostra una vicinanza compromettente con il dominus della Mensa dei Poveri, altro che “rapporti inevitabili con un segretario di partito” quali Antonelli ha sempre dichiarato siano esistiti L’atto del Pubblico Ministero sostiene che non è reato solo perché è intervenuta la legge di riforma dell’abuso d’ufficio l’11 settembre 2020».

Per il candidato dei democratici, dunque, «le dimissioni del Sindaco oggi sono doverose, immediatamente, anche se in prossimità della scadenza elettorale. Anzi sarebbero necessarie per dimostrare ai cittadini bustesi che quanto avvenuto apparterrà solo al passato».