La Sinistra Chiara per Busto e la candidata sindaca Chiara Guzzo, citati in alcuni articoli di testate online sull’incontro tra Amanda Ferrario e Maurizio Maggioni con l’obiettivo di riunire la sinistra, spiegano il perchè della loro scelta di non partecipare, anche se invitati.
«Fin dalla presentazione datata 8 marzo la lista, costituita da area antifascista-PCI e con la partecipazione di parti della società civile, si pone come forza di sinistra “senza se e senza ma”, che non si riconosce nelle altre proposte del campo avverso alle destre cittadine, e che sono chiamate oggi a confrontarsi sull’ipotesi di unità su fondamenta che non ci corrispondono (il PD è di centro, di sinistra, di centrosinistra o di quale altra galassia ancora? I 5 Stelle nati sul vaffa’ alle categorie destra e sinistra e che hanno governato il Paese prima con la Lega e poi col PD “qual è la loro lateralità prevalente”?) e su idee che per ora hanno solo il tono di proclami roboanti».
I rappresentanti della lista hanno deciso di rispondere agli articoli e alla vulgata che parla di tre liste di sinistra che dovrebbero unirsi per poter competere: «Sempre da chi invoca l’unificazione, leggiamo interventi che parlano di ricostituire il centro-sinistra per poter vincere. LSC non si mette a trovare e trovarsi posti dentro a questo disegno che non ha nemmeno la bella ingenuità di uno scarabocchio. Per questo ai “tessitori del confronto”, i promotori della petizione “Appello per una coalizione elettorale PD-5S-SI-Verdi”, che vedeva esclusa (ci dicono) LSC dai loro pensieri a causa della nostra tardiva “formalizzazione in lista” e da cui abbiamo avuto invito al confronto solo nell’ultima settimana, ricordiamo la nostra risposta “La sinistra Chiara per Busto” è nata su presupposti chiari che intendiamo portare avanti e su cui intendiamo aggregare e rendere partecipi realtà, cittadine e cittadini».
La sinistra chiara per Busto non chiude del tutto la porta: «Eventuali confronti sulle idee e le proposte per Busto potranno avvenire quando tutte le liste si saranno delineate e tutti i candidati sindaci si saranno dichiarati.” Ciò è ben altro dal “british” ‘declinano l’invito’ riportato negli articoli in questione. Al confronto online “Appello per una coalizione elettorale PD-5S-SI-Verdi” del 6 aprile tra i candidati sindaci Ferrario e Maggioni, LSC e Chiara Guzzo non ci saranno. LSC, assente giustificata, si pone, prima di chiedersi se ci si può unire, la domanda cosa è oggi essere sinistra?».
Secondo Pci e Antifascisti il sacrosanto mantra di battere le destre al governo da anni in città «non può corrispondere al “voto utile” (a chi? Per fare che cosa?) di veltroniana memoria e allo sfascio a sinistra che è seguito, né ad abbassare l’asticella al punto di far strisciare idee e progetti e una intera città nella “palude opportunista”. E’ questo invece l’appello che LSC rivolge a realtà, cittadine e cittadini: una porta aperta su un orizzonte necessario per una strada senza scorciatoie e tutta da costruire».
Circa l’occasione di incontro tra i candidati Guzzo-Maggioni-Ferrario creata sempre dai promotori dell’”appello all’unità”, ovvero la firma in Comune dell’anagrafe antifascista contro la propaganda nazifascista partita da Sant’Anna di Stazzema, luogo di una delle più orribili stragi nazi-fasciste, «ci fa ricordare che i componenti oggi di LSC hanno promosso l’iniziativa e firmata la petizione mesi fa e senza seguito di fotografi e giornalisti. Ringraziamo in quanto antifascisti la candidata sindaca Ferrario ed il candidato sindaco Maggioni per questo gesto così semplice, ma segno importante soprattutto per chi si proponga alla guida di una città di questa Repubblica Democratica (a proposito, il Sindaco Antonelli ha firmato?) e ci auguriamo che l’appuntamento di quest’oggi sia stato, come annunciatoci dagli organizzatori, partecipato da “una fila di antifascisti pronti a firmare”, così da rendere l’occasione iniziativa popolare come lo fu la Resistenza».