L’articolo da noi pubblicato questa mattina sulla ZTL all’ospedale del Ponte ha mandato in fibrillazione le forze politiche che si stanno contrapponendo in vista delle prossime elezioni amministrative.
Il primo a commentare sulla richiesta della zona a traffico limitato davanti all’ospedale del Ponte è stato il consigliere di Forza Italia Simone Longhini, che si è domandato sulla sua pagina Facebook:
«Ma la Giunta sa che spesso le donne che devono partorire con urgenza o che stanno male per problemi ginecologici entrano in auto da Piazza Biroldi, per essere poi accompagnate al pronto soccorso ostetrico ginecologico in carrozzina? – si è domandato Longhini – Con la ZTL da dove entreranno? Saranno costrette a scegliere se fare centinaia di metri a piedi in condizioni non semplici o prendere una multa?».
La domanda ha provocato, sulla sua pagina, decine di commenti spesso indignati: ma la risposta del centro sinistra è arrivata su un’altra pagina, quella della sezione città di Varese del partito Socialista italiano, voce di solito silente sulle cronache locali, soprattutto su Facebook, ma che questa volta ha deciso di rispondere “a giro di posta” all’avversario politico:
«Dalla nuova uscita propagandistica del Consigliere Longhini sul suo profilo social in merito a piazza Biroldi si potrebbero ipotizzare due cose. Uno, il consigliere non sa nemmeno che l’ospedale Del Ponte ha sdoppiato gli accessi al Pronto Soccorso. E due, di non meno importanza, l’esponente di Forza Italia non conosce il progetto delle Stazioni in cui rientra la riqualificazione di piazza Biroldi. Se l’avesse studiato infatti, cosa che tutti i membri del Consiglio comunale dovrebbero aver fatto, saprebbe che quando la piazza diventerà una Ztl sarà anche presente una corsia sempre libera dedicata all’accesso dei pazienti in piazza Biroldi. Vogliamo però essere ottimisti. Il consigliere Longhini sicuramente conosce il progetto di piazza Biroldi e sa benissimo che nessuna mamma avrà mai più problemi di accesso come lui denuncia oggi in suo post. Anzi gli utenti che accederanno all’ospedale saranno più protetti perché non avranno auto in giro ed un grande parcheggio a due passi dall’ospedale. Propendiamo invece per l’ipotesi che Longhini sia entrato, a modo suo, in campagna elettorale e avendo pochi argomenti sia finito sulla cosiddetta buccia di banana, compiendo uno scivolone con il suo post sui social».
Anche Varese in Azione entra nell’argomento ponendosi una domanda: “si è pensato a tutto?” qui il post sulla loro pagina facebook:
Siamo certi che la pedonalizzazione di Piazza Biroldi non abbia escluso interventi di accesso dedicati alle partorienti, con una corsia preferenziale dedicata ai mezzi per le future mamme ed i loro accompagnatori nell’emergenza, ma questo avverrà anche nel periodo di cantiere?
Sicuramente una comunicazione efficace avrebbe dovuto prevedere l’esplicazione dell’informazione, più che mai importante oggi, in un momento nel quale le future mamme sono già provate sensibilmente dall’emergenza Covid, che altera l’esperienza del parto e di ciò che lo circonda.Dare adito ad una polemica, che poteva sicuramente essere sedata sul nascere, è un atteggiamento superficiale, che poco si sposa con la politica di ascolto, necessaria per una buona amministrazione.
Dando quindi il beneficio del dubbio all’attuale Amministrazione comunale, che non può aver perso di vista l’emergenza delle partorienti, ci teniamo a sottolineare che i varchi Ztl devono prevedere deroghe di facile prescrizione, per facilitare l’emergenza del parto, che di certo non può essere programmata.
Siè perciò rivelato un tema caldo, quello della Ztl e soprattutto della zona dell’Ospedale del Ponte, che animerà ancora sicuramente questa campagna elettorale.