Dopo aver scanzonatamente “bigiato” la Commissione Cultura del 5 maggio, in riunione congiunta con la Commissione Bilancio sull’acquisto del diritto di superficie del Politeama per il nuovo teatro di Varese (il consigliere leghista presente era della Commissione Bilancio), la Lega varesina con il suo Commissario Angioy Viglio si permette di contestare la scelta dell’Amministrazione Galimberti perchè mancherebbe un “progetto culturale” e ci sarebbe una “vacuità di proposte” e “poche risorse economiche investite”!
E’ invece evidente la concretezza e la visione lungimirante del progetto attuato dal centrosinistra
varesino a partire dal Piano per la Cultura – che nessuno prima si era mai sognato di produrre – e
che è “la cultura di qualità per tutti”, valorizzando le gemme del paesaggio cittadino, del suo
patrimonio storico-monumentale e delle sue istituzioni culturali tra musei e biblioteche, con una
programmazione di eventi sempre più ricca a partire dal successo della mostra Guttuso e che
nemmeno la pandemia è riuscita ad abbattere, come ha dimostrato il fittissimo e coraggioso ciclo di
manifestazioni estive nei parchi cittadini e la recente ripresa espositiva al Castello di Masnago e a
Villa Mirabello.
Dal festival Nature Urbane alle mostre, alle stagioni teatrale e musicale e al ritorno dell’opera lirica,
agli eventi natalizi nei rioni ed estivi nei parchi, ai rapporti trasparenti e d’intensa collaborazione
con l’associazionismo culturale grazie al nuovo regolamento per i contributi, sino al polo culturale
all’ex-caserma Garibaldi con l’Archivio del Moderno ed alla sapiente soluzione del nuovo teatro al
Politeama, dopo 70 anni di attesa e a valere per i prossimi decenni: il realismo fattivo e creativo
della Giunta Galimberti ha investito sulla cultura come prezioso elemento identitario della comunità
cittadina e innovativo fattore di sviluppo per il territorio, dopo tanti anni di immobilismo politico e
di deperimento anche sul fronte culturale.
Di questa strategia il nuovo Politeama sarà perno propulsivo, a disposizione di tutti gli operatori e
forze culturali della città e per garantire un’offerta qualificata di spettacoli dal vivo del miglior
panorama regionale e nazionale. Ben venga la complementarietà con l’offerta privata per accrescere
i benefici e le opzioni a favore dei cittadini, a partire dalla qualità e quantità dell’offerta pubblica
che non può che costituire l’impegno rigoroso e primario per l’Amministrazione Comunale. Quello
che conta e che è segno incontestabile di autentica responsabilità politica verso la comunità.
Perciò non fa onore alla Lega varesina contestare pregiudizialmente e pretestuosamente una scelta,
nel frattempo già approvata dalla Regione del Presidente Fontana, solo per interesse locale di partito
anzichè guardare all’interesse della città, che l’Amministrazione Galimberti ha con evidenza messo
al cuore della sua azione.
Francesco Spatola
Gruppo Consiliare Partito Democratico