Due campagne elettorali finite con un posto tra i banchi delle minoranze del consiglio comunale, una “in solitaria” nel 2011 e una con un gruppo di civiche nel 2016 che ha visto la corsa alla poltrona più alta di piazza Manzoni fermarsi al ballottaggio. Dieci anni di opposizione nel parlamentino cittadino. E ora le nuove elezioni, che vedono Nerviano fra i comuni che torneranno alle urne per scegliere il nuovo sindaco, con i nomi dei possibili candidati che si rincorrono sempre più velocemente nel chiacchiericcio di paese ma che ancora stentano ad essere ufficializzati. È tempo di bilanci per Tutti per Nerviano e soprattutto per Daniela Colombo, che della civica è capogruppo in consiglio comunale.
«Se è vero che i dieci anni trascorsi all’opposizione hanno portato ad una maturazione a tutto tondo rispetto al modo di amministrare un comune, è altrettanto vero che tanti anni di frustrazioni lasciano il segno – spiega Daniela Colombo -. È disarmante vedere come troppo spesso i partiti politici vincano le elezioni amministrative quasi unicamente allo scopo di issare un bandierina ideologica di conquista ma senza una preparazione e senza le necessarie competenze per “mettere a terra” i programmi. A peggiorare il quadro inerente gli aspetti motivazionali personali, questi cinque anni a guida Lega si sono particolarmente contraddistinti anche per la totale assenza di idee da parte della maggioranza: un vuoto che ha inibito il dibattito e un’arroganza che ha ignorato ogni spunto ed ogni suggerimento da parte delle opposizioni».
Insomma, a tre mesi e mezzo dall’apertura della finestra fissata dal Ministero dell’Interno per il voto, la presenza di Daniela Colombo ai blocchi di partenza delle prossime elezioni a Nerviano è ancora da confermare. «Se mi ricandido? Nel confronto politico non c’è peggior condizione del silenzio poiché il risultato è quello di rendere irrilevante l’avversario – aggiunge Colombo -. Gli streaming dei consigli comunali sono la prova provata dell’inutile presenza dei membri della maggioranza, del segretario comunale e del sindaco nel consesso dove si svolge l’esercizio più importante del controllo politico-amministrativo del comune, ed è lì che la dialettica e il confronto sono drammaticamente mancati semplicemente perché la maggioranza non aveva nulla da dire e non riusciva ad argomentare neppure le proprie decisioni…. Quindi, se questo è lo scenario, occorre pensarci approfonditamente perché per competere serve certamente una squadra credibile, competente e motivata ma anche disposta a restare con questi presupposti in caso di insuccesso».
Quel che invece è certo, al netto delle prossime elezioni, è la bocciatura netta che arriva da Tutti per Nerviano rispetto agli ultimi cinque anni di amministrazione a trazione leghista di Massimo Cozzi. «Rispetto alla valutazione dell’azione amministrativa, la mia è una bocciatura su tutti i fronti e se è vero che “anche l’orologio rotto segna l’ora giusta due volte al giorno”, ebbene in questi cinque anni non sono mai riuscita a trovare un elemento di condivisione, oltre ogni principio statistico – conclude Daniela Colombo -. Pensiamo, solo per restare alla storia più recente, a come sia stato “riqualificato” il principale viale di accesso a Nerviano (viale Villoresi, ndr): un progetto che sarebbe stato anacronistico già 10 anni fa, lavori malfatti e un caravanserraglio di arredi urbani che era veramente difficile immaginare peggiore. Sul fronte dell’ammodernamento di scuole e plessi scolastici, siamo al palo come lo eravamo anni fa. Rispetto ai servizi sociali, il paradosso è un contratto con SERCOP in scadenza senza nessuna decisione per il futuro e riguardo la tassazione i nervianesi hanno scoperto in questi giorni come la Tari sia quasi raddoppiata grazie al fatto che nelle decisioni, quando non sei in grado di guidare i fenomeni, affidi all’esterno non solo il braccio ma ahimè anche il cervello, con i risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti».