«Mi ha spinto a candidarmi la voglia di essere utile alla mia comunità. Mi sono chiesta cosa potessi fare per la mia città sulla base della mia esperienza professionale. Abbiamo deciso di mettere a disposizione della città le nostre competenze»: Sonia Serati, insieme alla lista civica e liberale Più Gallarate, si è presentata alla città questo pomeriggio in piazza Libertà, domenica 6 giugno, davanti a un gruppo di quasi 70 persone.
Svanita l’idea del terzo polo, Serati è la quarta candidata a prima cittadina di Gallarate, dopo la ricandidatura del sindaco uscente, Andrea Cassani, di Margherita Silvestrini con la coalizione del centrosinistra e di Pietro Romano con Italexit.
Una corsa in solitaria, quella di Più Gallarate, che però non spaventa Serati e i suoi: «Noi rappresentiamo l’area liberale che non è rappresentata da nessuno: abbiamo il coraggio di dire che destra e sinistra hanno fatto anche cose pregevoli, ma abbiamo voglia di rappresentare idee che la destra non ha avuto in questi cinque anni e il coraggio che alla sinistra è mancato». E, continua, rivendicando la libertà di cui godono lei e il gruppo: «Correre da soli non ci spaventa, ci fa sentire più liberi».
“Abbiamo programmato la Gallarate del futuro”
Il programma di Più Gallarate ha al centro la città metropolitana di Malpensa, come fulcro dell’asse del Sempione, che si risollevi economicamente nei prossimi dieci anni; una città dove l’arte e la cultura siano l’obiettivo ma senza dimenticarsi della sicurezza e dell’ordine, «questo è il lusso dell’essere al centro».
Cosa vi distingue dagli altri? «Bisogna smettere di votare turandosi il naso, nel nostro progetto le persone possono votare libere», spiega Giulio Del Balzo, classe 1993, tra i primi fautori della lista. «È una scelta di libertà per noi e per tutti i gallaratesi», racconta emozionato: «Il progetto, nato due anni fa, è stato costruito con il nostro tempo, la nostra passione e con le energie perché vogliamo dire che non vogliamo accontentarci, che possiamo essere migliori. Ma possiamo farlo solo se ci occupiamo di Gallarate: immaginiamo una città con tanti progetti pronti da realizzare, dove i cittadini prendano le redini del loro destino. Se i cittadini si organizzano ce la possono fare, stiamo scommettendo su Gallarate e sul futuro della città, vi chiediamo di scommettere su di noi».
[lefoto id=1227121] Giulio Del Balzo
Più Gallarate – e lo specifica il coordinatore Matteo Intermite – è fuori dalla contrapposizione partitica, composto da un gruppo di cittadini in grado di dare voce a quelli che si sono sentiti «fuori da una città che guarda alle glorie del passato. Il nostro progetto è ancora aperto per chi volesse entrare senza calcoli».
«Perché nessuno pensa alle attività di Gallarate e ai giovani, che non hanno trovato una possibilità di vita?», chiede la 22enne Maria Chiara Tonetti lamentando la città vuota, così diversa dal passato, «chi, allora, se non noi può cambiare le cose?».
Il tour nei quartieri
Per 3 giorni a settimana i candidati saranno in tutta la città di Gallarate a volantinare e a presentare il programma della lista, a partire da settimana prossima (in piazza Mercato, in centro e in tutti quartieri).