Giovedì 12 agosto si saprà quale posizione prenderà Forza Italia nella querelle dei candidati alle elezioni di Busto Arsizio.
Gigi Farioli ha infatti comunicato che è stato convocato il comitato provinciale degli azzurri per giovedì prossimo: «Per amore sempre di verità e rispetto dei vertici provinciali, confermo che, a umile parere del sottoscritto non sussistano oggettive possibilità di mutare su Busto posizione, ma avendo più volte ricordato che se le condizioni poste a Fratelli d’Italia, Lega, Noi con l’Italia e Forza Italia e agli eventuali candidati sindaci unitari a Pasqua venissero rispettate si sarebbe potuto ragionare».
«Conseguentemente – continua Farioli – ricordo quali erano le condizioni: non presentazione di liste del sindaco che fossero contraddistinte dal nome del sindaco stesso , che eventualmente (lodo di compromesso Gualandris) potessero essere proposte liste civiche che non avessero alcun responsabile politico autonomo e non contenesse alcun candidato con precedenti esperienze politiche o amministrative».
Accordo che è stato «disconosciuto, irriso o disatteso» e che ha dato il là a Farioli per immaginare un percorso alternativo. «Confido quindi- continua l’ex sindaco- che nessuno proponga umiliazioni politiche ad oggi afferenti alle ipotetiche del terzo tipo. Sono però rispettoso, innanzitutto del Commissario Caliendo e del direttivo che potrebbe mutare orientamento. Conseguentemente attenderò il direttivo di giovedì, certo che nessuno cercherà di forzare, come successo in queste ore con affermazioni che anticiperebbero scenari diversi , la libera determinazione di chi ne ha coscientemente la responsabilità».
Farioli – che al di là di Forza Italia sta mettendo insieme una sua coalizione – chiosa dichiarando che fino ad allora comunicherà con i media solo riguardo alle sue proposte programmatiche, culturali e politiche, visto che per lui il tema candidato di Forza Italia sì/no appartiene ormai al passato. «Se così non è lo sapremo tutto molto presto, come saprete delle scelte conseguenti». In ogni caso, anche senza l’appoggio del partito, Farioli sembra sempre più convinto di seguire il suo percorso, ritenendo umiliante una genuflessione di FI al resto del centrodestra.