«A Busto arrivano milioni di euro grazie ai governi Conte2 e Draghi: ora serve trasparenza».
Il candidato sindaco del Partito Democratico Maurizio Maggioni commenta il masterplan per l’area delle Nord approvato ad inizio settimana. Sulla zona pioveranno infatti svariate decine di milioni di euro, per un progetto che promette di rivoluzionare l’intera città. Dice la sua anche sul bando, che pare anch’esso portato a casa da palazzo Gilardoni, “Qualità dell’abitare”, del valore di 15 milioni, che ha come focus il centro storico, tacciato di improvvisazione.
Lo fa ricordando come questi soldi arrivino grazie ad un cambio di rotta della politica nazionale verso l’Europa: «Gentiloni, Sassoli, il Governo Conte2 e il governo Draghi sono stati i passaggi fondamentali che hanno creato una nuova politica in Europa e in Italia con il superamento dei vincoli al debito dei bilanci nazionali e poi con l’istituzione di un debito europeo che ha reso possibile la Next Generation. Gli ultimi bandi, dei cui finanziamenti Busto potrebbe fruire, sono stati firmati dai Ministri Gualtieri e De Micheli». Chiama poi il Comune ad “un’operazione trasparenza” viste le ingenti somme coinvolte, e affinché le opere sfocino in un vero cambiamento sociale ed economico.
Sono poi tre in particolare le considerazioni sul progetto delle Nord: «Viene modificata l’accessibilità e la dimensione dell’area del Mercato in modo tale da metterne in discussione la sua funzione più popolare». Qui forse Maggioni tralascia la costruzione, prevista dal progetto, di un “condensatore sociale”, edificio di tre piani che nell’immaginazione della giunta dovrà ospitare associazioni, un centro di ricerca sull’invecchiamento, spazi per i giovani e punti di ristoro. Certo è che poi bisogna saperlo costruire socialmente e non solo fisicamente.
Secondo punto: «Il Masterplan prevede una stazione simile a quella di una metropolitana in pieno centro cittadino, che ne modificherà profondamente l’accessibilità. La funzione di hub con gli utenti di tutti i quartieri da Borsano a Beata richiederà una trasformazione del servizio di trasporto locale più capillare e frequente, una vera rivoluzione per Busto, cenerentola del trasporto pubblico locale, ed un sistema di mobilità dolce che non si limiti ai percorsi cittadini perimetrali». Il progetto, in effetti, prevede una velostazione integrata con l’asse ciclabile Milano Cadorna-Malpensa e la stazione delle Nord, ma lascia un po’ in ombra come i cittadini possano raggiungerla pedalando in sicurezza.
«Il verde che si realizza solo sulle aree pubbliche sostituendo tutti i parcheggi a raso, deve diventare un’area di connessione cosa che richiede contemporaneamente una modifica del contorno dell’esistente per evitare che la “promenade” rimanga un’area attrezzata isolata».
Di seguito il comunicato integrale:
La presentazione degli interventi finanziati sul comparto cittadino delle FNM ( 15 milioni per la Piazza Mercato, 26 milioni, parte dei 188 in capo a Regione Lombardia e FNM per lo sviluppo della Megacity Lombarda) segue alla notizia che sono in pole position i progetti del bando “qualità dell’abitare” per 15 milioni (Conventino, Via Roma, Auditorium, ecc..).
E’ l’occasione per ricordare ai residenti bustesi che il destino e lo sviluppo della nostra città è strettamente connesso alle prospettive politiche ed economiche dell’Unione Europea e dei Governi nazionali. Gentiloni, Sassoli, il Governo Conte2 e il governo Draghi sono stati i passaggi fondamentali che hanno creato una nuova politica in Europa e in Italia, con il superamento dei vincoli al debito dei bilanci nazionali e poi con l’istituzione di un debito europeo che ha reso possibile la Next Generation. Gli ultimi bandi, dei cui finanziamenti Busto potrebbe fruire, sono stati firmati dai Ministri Gualtieri e De Micheli.
Il Comune deve fare ora la sua parte perché le opere garantiscano un reale cambiamento sociale ed economico e perché la disponibilità di tante risorse finanziarie, alle quali mi auguro si aggiungano altre, nell’ambito del PNRR, siano oggetto di una “operazione trasparenza” che deve essere appositamente definita nelle sue modalità. Circa il contenuto dei progetti è stato evidente a tutti che le proposte del Centro sono state segnate dall’improvvisazione, mentre quelle che si inseriscono nel Master Plan del comparto FNM, approvato nel 2018 ( gli interventi su Piazza Mercato ed il progetto FILI ) ripropongono alcune considerazioni.
1) Viene modificata l’accessibilità e la dimensione dell’area del Mercato in modo tale da metterne in discussione la sua funzione più popolare.
2) Il Masterplan prevede una stazione simile a quella di una metropolitana in pieno centro cittadino, che ne modificherà profondamente l’accessibilità. La funzione di hub con gli utenti di tutti i quartieri da Borsano a Beata richiederà una trasformazione del servizio di trasporto locale più capillare e frequente, una vera rivoluzione per Busto, cenerentola del TPL, ed un sistema di mobilità dolce che non si limiti ai percorsi cittadini perimetrali.
3) Il verde che si realizza solo sulle aree pubbliche sostituendo tutti i parcheggi a raso, deve diventare un’area di connessione cosa che richiede contemporaneamente una modifica del contorno dell’esistente per evitare che “la promenade” rimanga un’area attrezzata isolata.
La possibile concretizzazione di alcune opere ripropone l’attualità di garantire un contemporaneo uno sviluppo d’assieme.