A Gallarate si attende la costruzione di una nuova scuola, ma nel frattempo il sindaco Cassani “spende” il progetto in campagna elettorale usando l’immagine di una scuola emiliana. L’ha scoperto la lista Obiettivo Comune di Massimo Gnocchi, che ha ironizzato sull’uso del render (della scuola emiliana) da parte del sindaco uscente.
La scuola gallaratese è il nuovo edificio ipertecnologico che dovrebbe nascere sull’area oggi verde tra Cajello e Cascinetta: è l’elemento qualificante del progetto per i due quartieri che ha ha ottenuto 15 milioni di fondi europei erogati dalla Regione. Ovviamente un progetto di questa portata – con fondi extracomunali – è un unto qualificante e Cassani lo usa nella sua comunicazione politica, in vista delle elezioni.
Nel post di Cassani però compare appunto una immagine di tutt’altro: non un generico render ma di un progetto specifico, firmato da uno studio di architettura: si tratta del “Corpo C” della scuola Jussi di San Lazzaro di Savena, Comune confinante con Bologna (di fatto quasi un quartiere del capoluogo emiliano). Un progetto che si deve allo studio Mario Cucinella Architects, divenuto poi realtà nel 2019.
«Quando si è così “avanti” nelle cose che le scuole vengono già inaugurate… a San Lazzaro di Savena però!» è il post con cui la lista di Massimo Gnocchi ha sottolineato ironicamente l’uso dell’immagine di un’altra scuola. «I “progetti” futuri del sindaco: quelli fatti con i rendering di altri presi dal web…».
Si potrebbe anche ragionare sulla violazione di copyright (come ventilato dalla lista di Gnocchi), anche se è vero che forse per un architetto vedere una sua opera usata come simbolo di scuola innovativa è in qualche modo un riconoscimento.
D’altra parte proprio sulla qualità della progettazione insiste Obiettivo Comune: «Chissà se anche questa volta, dopo il mirabolante piazzale della stazione, penserà d’incaricare i tecnici comunali oppure penserà a un normale concorso pubblico di progettazione (come a San Lazzaro di Savena, ad esempio)? Chissà se penserà di “risparmiare” ancora sulle parcelle, oppure penserà di spendere meglio il denaro?».
Il riferimento è alla scelta dell’amministrazione di impiegare solo risorse interne al Comune per la progettazione della nuova piazza stazione, anziché indire un concorso di progettazione architettonica, come appunto è stato fatto per la nuova scuola emiliana.