Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Sinistra Italiana Busto, dentro al dibattito sull’unità del campo dei progressisti “innescato” in questi giorni d’agosto dall’addio di Amanda Ferrario, che ha spinto le forze del centrosinistra a cercare una nuova fase di dialogo

 

La Sinistra Italiana di Busto Arsizio da oltre un anno si è impegnata assiduamente nel tentativo di trovare dei punti in comune fra le forze politiche locali democratiche antifasciste di centro sinistra che si richiamano ai valori contenuti nella Costituzione Repubblicana in previsione della consultazione elettorale amministrativa del 3/4 ottobre prossimo. Diversi sono stati i tentativi di costruire una coalizione che si poneva il problema di fronteggiare lo strapotere della destra arrogante che governa la città da oltre trent’anni e che ispira la propria azione politica ad un criterio familistico clientelare tollerato e condiviso anche da alcune forze politiche che per loro natura avrebbero dovuto svolgere un ruolo critico e alternativo. La mancanza di una vera opposizione in qualsiasi organismo elettivo è una vanificazione del metodo democratico, inaccettabile in qualsiasi di democrazia rappresentativa. Purtroppo, nostro malgrado, tutti i contatti sono stati vanificati dalla mancanza di volontà politica dei partiti, in particolare PD e M5S, che avrebbero dovuto svolgere una funzione trainante in questo senso. Personalismi, sopravalutazione del proprio potenziale elettorale e profonde divergenze su un possibile programma comune hanno avuto il sopravvento rispetto all’esigenza di dare vita ad una nuova stagione politica come risultante di un profondo cambiamento di persone e di contenuti di un’azione autenticamente di sinistra.

L’obiettivo prioritario che Sinistra Italiana si è posta è quello di presentare ai cittadini un PROGRAMMA ALTERNATIVO alla gestione fallimentare che anestetizza la città, quasi fosse una proprietà del sindaco e delle formazioni politiche che lo sostengono. La conquista quasi ineluttabile della maggioranza non va solo al merito della destra cittadina ma è anche il demerito di un’opposizione troppo spesso ininfluente. Il centro sinistra per tutti questi anni non è stato in grado di scalfire la maggioranza che ha governato la città. Ciò significa che è necessario cambiare metodo, persone e contenuti che sin qui hanno caratterizzato i comportamenti di un’opposizione troppo debole ed accondiscendente ai comportamenti e alle decisioni della maggioranza che ha amministrato la città. A tutti coloro che sin qui hanno voluto interloquire con noi non abbiamo posto problemi di candidature. Abbiamo coerentemente invitato tutti ad affrontare alcuni contenuti rilevanti che interessano il futuro della nostra città sui quali costruire un programma ALTERNATIVO a quello della destra, come si conviene in un sistema democratico basato su un metodo elettorale maggioritario, che forse non è stato ancora capito, ma ha sostituito il sistema consociativo della prima Repubblica da almeno trent’anni. Non abbiamo sin qui avuto soddisfazione, se non continui generici rinvii ad una riflessione futura che non è mai avvenuta. Si è tentato di costruire un aggregato, molto incerto sui contenuti, fra Sinistra Italiana, M5S e Verdi che ha individuato prioritariamente e anzi tempo, un’ipotesi di candidato sindaco nella d.sa AMANDA FERRARIO, da noi ritenuta inadatta, che recentemente pare abbia deciso di abbandonare la competizione elettorale.

Nelle molte conferenze telematiche che si sono svolte, con la partecipazione anche del PD, che ha ritenuto di procedere alla candidatura di MAURIZIO MAGGIONI, non è stato possibile individuare punti comuni su questioni che noi riteniamo di primaria importanza. Abbiamo avuto alcuni confronti anche con la formazione di sinistra che ha presentato la candidatura di CHIARA GUZZO per la lista SINISTRA CHIARA che propone un programma molto simile a quello proposto da Sinistra Italiana. Abbiamo altresì intrattenuto rapporti di merito con diverse espressioni sociali, di chi vuole l’unità della sinistra, di chi manifesta una posizione molto vicina alla nostra su ACCAM e di chi ritiene di esprimere le proprie esigenze politiche attraverso la presentazione di liste civiche. Abbiamo pertanto pensato che se si vuole competere seriamente con la destra bustese, è necessario comunque tentare di costruire per il futuro l’unificazione di tutti coloro che si sentono opposizione alle formazioni politiche di centro destra. Per fare ciò sarebbe stato un bene per tutti ripartire da capo. Ciò non è stato possibile.

I temi del programma elettorale non verranno affrontati sul piano ideologico, bensì su un piano assolutamente razionale mettendo a frutto le importanti competenze presenti fra i nostri militanti e simpatizzanti. Riteniamo che possa così trovare accoglienza senza riserve nè reticenze da parte dei cittadini una nuova proposta politica. La sinistra se vuole avere credibilità fra la popolazione, deve avere il coraggio di porsi in alternativa e non inseguire le suggestioni neo liberiste della destra, ormai messe in disparte dalla pandemia che imperversa ovunque, sperando di acquisire illusoriamente qualche voto in più o qualche briciola di potere gentilmente concessa da chi governa. La cultura politica è ovunque in fase di profondo rinnovamento, riteniamo che possa trovare un terreno fertile a partire sopratutto dalle esperienze locali.

Siamo disponibili quindi a qualsiasi confronto, attraverso il dialogo con la società e col territorio con una visione che vada al di là del gretto e sterile localismo, patrimonio solo di quelle forze politiche che si ispirano al passato nazionalismo, che non sanno cogliere i segni del cambiamento. E’ giunto il momento di rivolgersi ai cittadini di Busto con l’onestà intellettuale di chi ritiene che la chiarezza e la trasparenza stanno alla base di una sincera vocazione democratica abbandonando la retorica elettoralistica ormai ininfluente sugli orientamenti dei cittadini. Solo così sarà possibile recuperare quella quota sempre più consistente di elettorato disaffezionata che non esprime più la sua adesione alla vita politica della città. I valori dell’Anti Fascismo di cui furono portatori i protagonisti della Resistenza hanno ispirato la nostra Costituzione Repubblicana, una Carta tra le migliori al mondo e ci hanno insegnato che la libertà, la democrazia, la giustizia, l’eguaglianza la tolleranza e la comprensione delle diversità non sono mai beni definitivi ma vanno conquistati giorno per giorno con la partecipazione democratica, con un dialogo costante con la società e col territorio.

Il superamento della crisi dei partiti maggiori a livello nazionale, quale quella che sta attraversando il PD e il M5S, passa necessariamente attraverso una revisione radicale dei comportamenti e delle politiche, a partire dal livello del territorio ove ciascuno di noi spende la propria esistenza.

Dario Ferrari Coordinatore di Sinistra Italiana Busto Arsizio e Valle Olona