Le scelte di Mauro Gregori, fino a pochi giorni fa “numero due” della lista “Varese in Azione con La Civica” a sostegno di Carlo Alberto Coletto, e ora candidato con la lista che riunisce Radicali e Volt, che sostiene Davide Galimberti, non sono passate inosservate nel mondo della politica varesina. [leggi]
Per primi a reagire sono stati ovviamente gli ex “compagni di avventura” di Azione Varese, da cui ha divorziato solo pochi giorni fa: «Sono basito da quanto appena appreso sulla scelta di Mauro Gregori, nostro alleato e candidato fino a pochi giorni fa; evidentemente non tutti gli obiettivi erano comuni – è il commento del segretario varesino di Azione Maurizio Marin – Da segretario cittadino di Varese in Azione non posso che limitarmi all’augurio di un “in bocca al lupo” per il suo nuovo percorso. La nostra è stata fin dall’inizio una grande sfida: creare un’alternativa politica per la nostra città capoluogo di provincia. I fatti di questi ultimi giorni non intaccano la nostra identità e proseguiamo con ancor più forza nel progetto che abbiamo costruito con passione in tutti questi mesi. Qualcuno parla di isolamento e ricerca di visibilità, noi riteniamo sia coerenza. Una qualità che, a prescindere dai risultati di ottobre, sarà garanzia futura per i nostri elettori».
Più forti però ancora sono le parole di Francesco Tomasella candidato Sindaco della lista Varese Libera «Siamo disgustati dai continui appelli durante questa campagna elettorale da parte dei rappresentanti delle altre liste civiche della città, a questo e a quello, per unirsi a loro! “Hai litigato con quello? Vieni con noi!” “State cercando cercando un candidato Sindaco, venite! Coletto, Cazzaro o Zanzi vi aspettano”! Ma un po’ di coerenza e di dignità? Questo Gregori poi, prima Galimbertiano, poi folgorato sulla via di Coletto, ora a un mese dal voto cambia schieramento? Per una volta il disgustoso mercanteggiare almeno è andato a “buon fine” per qualcuno! I 25 candidati di Varese Libera, da sempre coerenti e mai in vendita, non cercano affari dell’ultimo minuto al mercato delle pulci».