Via la torre civica dal logo, ora tornato graficamente semplice e sui toni del blu e bianco: la conclusione dell’ “affare Gregori” da questa mattina si vede nel nuovo logo della lista a sostegno di Carlo Alberto Coletto sindaco, tornato ad essere più pienamente segnato dal logo di Azione, il partito di Carlo Calenda e Matteo Richetti che su Varese ha scelto di correre da solo: ora è davvero così, dopo la sfortunata parentesi con la lista civica fondata da Mauro Gregori, che ha abbandonato i suoi compagni di avventura pochi giorni fa. [leggi]
Sulla questione Gregori, Carlo Alberto Coletto non ha esitazioni a chiuderla con un commento: «Ognuno fa le sue scelte: ovviamente siamo rimasti sorpresi dalla sua, ma il fatto che la maggior parte dei candidati provenienti da La Civica sia rimasto con noi racconta la nostra credibilità nel rivolgerci alla città».
Con il logo infatti Azione ha presentato anche la composizione della lista, dal gazebo allestito all’inizio di corso Matteotti: «Abbiamo 32 candidati, di cui 12 donne – spiega Maurizio Marin, segretario cittadino di Azione – C’è una forte componente giovane: l’età media è di circa 38 anni. Il più giovane ne ha 18, il più anziano ne compie 80 quest’anno». [lefoto id=1242772]Foto di gruppo di alcuni dei candidati
Inoltre, sono parecchi i candidati di varese in Azione provenienti da La Civica che hanno scelto di rimanere nella formazione in cui sono entrati: «In primis Arturo Bortoluzzi e Raffaella Demattè, che saranno il numero due e il numero tre della lista, poi anche Marco Padula e Sara Pennacchio».
Il programma invece «Rimane invariato rispetto alla presentazione originale: è frutto del lavoro dei mesi scorsi ed è il nostro progetto, quello in cui crediamo».