Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Centro popolare Gallarate:
Prima del Covid-19 l’innovazione scolastica era legata, nel comune sentire, all’implementazione del digitale e allo
sviluppo di certe “avanguardie educative”.
La pandemia ha fatto sì che le scuole tornassero al centro della preoccupazione delle comunità in cui sono geograficamente inserite, facendo emergere l’urgenza di innovare strumenti e metodi.
É così risultata evidente la vera debolezza del nostro sistema-scuola e contemporaneamente il bisogno più profondo degli studenti: riconnettere la scuola alla vita. La collaborazione tra i diversi soggetti dell’avventura educativa rappresenta la principale leva per l’innovazione scolastica in risposta al bisogno degli studenti.
L’amministrazione comunale può svolgere un ruolo attivo in questa rinnovata collaborazione con le scuole, gli enti civili ed economici e le associazioni che operano nella nostra città. Il programma della coalizione di cui facciamo parte e che sostiene Cassani Sindaco, va esattamente in questa direzione.
Ecco qualche esempio: l’apertura di uno sportello pubblico in grado di organizzare con tutte le scuole del territorio gli incontri con le realtà professionali, economiche, universitarie di orientamento e per selezionare aziende, attività economiche e studi professionali per accogliere gli studenti in alternanza scuola-lavoro.
In secondo luogo, la promozione di iniziative capaci di coinvolgere gli studenti di Gallarate riguardo ai temi civici-storici, valorizzando i nostri luoghi di cultura (Maga, Biblioteca, Studi Patri, Istituto Puccini, ecc.) tramite percorsi formativi proposti alle scuole.
Da ultimo, l’istituzione di premi e borse di studio con appuntamenti fissi durante l’anno per valorizzare l’arte (Premio Gallarate Arti Visive, Premio Gallarate Poesia-Narrativa, Premio della Musica) in concomitanza con le feste della tradizione gallaratese (Palio della rama di pomm, Carnevale dei rioni e Contrada del broed).
Potremo così innovare la scuola per costruirne una in grado di introdurre gli studenti alla complessità della nostra società. Una scuola libera da pastoie burocratiche imposte centralmente e da rigidi programmi, con la convinzione che la transizione possa avvenire solo nel dialogo e con il coinvolgimento di tutta la comunità umana e professionale che ruota attorno alla vita delle scuole.