Continuità con i 5 anni di amministrazione e ascolto del territorio: questo il perno della presentazione della Lega che nelle elezioni del 3 e 4 ottobre a Gallarate sostiene il sindaco uscente, Andrea Cassani, presentatasi questa mattina, sabato 11 settembre, in piazza Libertà.
Ad aprire le danze il segretario della Lega di Gallarate, Giorgio Caielli: «Avete visto il cambiamento di questi 5 anni, con il Covid l’amministrazione ha fatto di tutto, mentre fino al 2016 l’immobilismo di centrosinistra non ha fatto ripartire la città e ha fatto disastri economici». Caielli ha poi ribadito il tema dell’autonomia – «se la avessimo, i soldi per fare le cose ci sarebbero» – e un no forte alla moschea, «perché è qualcosa a cui crediamo».
«Abbiamo amministrato con oculatezza, lo abbiamo fatto ascoltando sempre il territorio», ha affermato l’assessora al Commercio Claudia Mazzetti,«quello che abbiamo fatto è sotto gli occhi di tutti: con la nuova piazza della stazione l’ingresso in città ha tutto un altro appeal; con il progetto Hic al Maga abbiamo capito la modalità migliore per mettere a disposizione spazi ai ragazzi. Per il commercio abbiamo fatto molto, si usciva da una città deserta e annoiata. È stato apprezzato molto il nostro lavoro. Le idee saranno sempre nuove e porteremo avanti progetti concreti».
«Abbiamo avuto il coraggio e la volontà di candidarci nella lista politica nel momento in cui va di moda il civismo. Essere politico vuol dire avere una identità e condivisione di valori», ha preso la parola Stefano Deligios, capolista della Lega. Deligios ha poi affermato che i numeri parlano chiaro: «Più dell’80% del programma è stato realizzato, lo ha confermato una società esterna. Promettiamo continuità delle cose pratiche e delle grandi cose fatte, come delle piccole che hanno contraddistinto l’attività della giunta che ha risposto concretamente alle esigenze del cittadino».
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Scuola, ascolto e pragmatismo
«Abbiamo lavorato da leghisti. Tra la gente per la gente: abbiamo avuto un contatto quotidiano con la cittadinanza (social, mail, vis à vis)», ha detto il sindaco uscente Andrea Cassani, che poi ha rivendicato la progettualità di quanto appena realizzato, dal polo culturale al Maga alla piazza della stazione: «Lavoro fatto ora non è improvvisato come dice qualche sparuto detrattore sui social, sono stati pensati nel 2019 e portati alla realizzazione in questi mesi, anche a causa del rallentamento dovuto al Covid».
E, infine, sulle scuole: «Siamo l’amministrazione che ha più investito in 25 anni, le scuole sono importanti e continueremo a investire. Sono a posto ora le scuole? No. Sono migliori di 5 anni fa? Sì e continueremo a investire. Abbiamo riportato in vita Gallarate e abbiamo portato a casa un risultato politico importante, conseguito da giovani e alla prima amministrazione politica. Uno dei punti più importanti per votarci è che le promesse diventano fatti. A questi vogliamo dare seguito. Abbiamo dimostrato con i fatti e vogliamo andare avanti per i prossimi 5 anni e forse di più».
I candidati
Una lista eterogenea, al cui interno ci sono gli assessori uscenti Mazzetti, Rech e Zibetti, così come persone alla prima esperienza politica, «che hanno il coraggio di mettersi a disposizione dell’amministrazione», ha affermato il segretario cittadino.