Ha presentato la sua lista all’interno del cinema Apollo di via Saibene, Marco Baroffio, candidato sindaco di SìAmo Fagnano alle prossime elezioni amministrative di Fagnano Olona. Insieme ai 16 candidati consiglieri e al coordinatore della lista Santi Di Paola, ha scelto l’ex-cinema al centro di un progetto per farlo rinascere: «Ci impegneremo per far rinascere questa sala con pazienza e costanza – ha poi spiegato Baroffio durante la presentazione del programma – ringraziamo la famiglia Bossi che ci ha permesso di utilizzarla per la presentazione della lista».
Prima di passare alla presentazione, uno per uno, dei candidati consiglieri il coordinatore Di Paola ha spiegato la filosofia della lista che definiscono l’unica vera civica di Fagnano: «Siamo convinti dell’importanza dei partiti ma siamo anche certi, e le esperienze passate ce l’hanno confermato, che per governare un paese come Fagnano non servano le segreterie di partito. Per questo abbiamo fatto una scelta chiara e netta: il centrodestra dice che siamo di sinistra e il centrosinistra ci dice che siamo troppo di destra».
Il coordinatore è poi passato alle presentazioni dei candidati, molti già in lista nel 2019 e pronti a rimettersi in gioco: Valentina Resente studentessa di psicologia, Jacopo Fantinati allenatore e studente, Fara Tedesco avvocato, Beatrice Conte impiegata e fotografa appassionata di storia delle arti, Ilaria Lupi e la sua voglia di migliorare il paese in prima persona, Luca Giuseppe Mauro padre, consulente informatico e amico d’infanzia di Marco Baroffio, l’architetto Roberto Morandi, Simona Michelon (consigliere uscente) che da insegnante, madre e moglie ha deciso di rimettersi in gioco, l’altro architetto Simona Mezzanzani determinata come non mai,
Daniela Caprioli imprenditrice in azienda di famiglia e volontaria nelle associazioni, il candidato sindaco del 2019 e consigliere uscente Dario Moretti, osteopata, da sempre civico, il manager Edoardo Bascialla, il medico Donato Mauro, Giuseppe Palomba, regista pubblicitario ed ex-assessore, il pesionato Luciano Pieretti e l’altro pensionato del gruppo, bergorese doc, Gianni Fontana.[lefoto id=1245807]
Infine ha parlato Marco Baroffio, camicia bianca e tanta passione per la sua Fagnano: «Difendevo il mio paese quando mia nonna, venuta dalla Valtellina, diceva che questo era l’ultimo paese creato da Dio. Andavo in biblioteca e mi facevo dare tutti i libri sul paese» – ricorda.
Poi una ricognizione sul programma: dall’idea di acquistare e ristrutturare il cinema Apollo al polo sportivo nella zona del PalaMarino (via De Amicis), dal recupero delle costiole che collegano con la valle, alla rigenerazione della colonia elioterapica con tanto di parco al posto dell’attuale campo sportivo (che per ora rimarrà all’Asd Valle Olona). Baroffio poi annuncia che, come prima cosa, porterà a termine tutti i lavori iniziati o che erano pronti per partire ma che sono rimasti fermi: la palestra delle scuole medie, l’intervento sul campo sportivo dove sono già stati posati i plinti dell’illuminazione, la sostituzione delle lampade dei lampioni con quelle a led: «Da un lato accelerare sulle cose da fare subito, dall’altro programmare una Fagnano diversa da qui a 10 anni». Baroffio parla anche di opportunità per i giovani: «Vanno coinvolti e non solo redarguiti se fanno qualche disastro in giro – spiega – bisogna parlarci e dare loro un modo per sentirsi coinvolti nel paese».
Sulle scelte urbanistiche e ambientali SìAmo Fagnano risponde ai due grossi punti interrogativi: «No al capannone torre di via Cervi e valutazione approfondita dei pro e dei contro di un eventuale centro logistico al confine con Cassano Magnago: non diremmo di sì a prescindere e nemmeno no. Se sarà il caso faremo anche un referendum consultivo».
Una parte del programma della lista SìAmo Fagnano è perfettamente sovrapponibile a quello di Solidarietà e Progresso e alla domanda sul perchè non si fosse trovata un’intesa tra i due gruppi, che pure avevano collaborato in questi due anni di opposizione, la risposta di Baroffio è semplice: «Abbiamo tenuto aperto il dialogo con tutti fin dove è stato possibile. Il paletto dei partiti per noi è stato importante. Non volevamo una connotazione politica di destra o sinistra e non volevamo sacrificare il nostro progetto. Dispiace non aver trovato accordo ma non ho nemici e facciamo gli auguri a tutti. Dopo il voto dialogheremo con chiunque».