«Una sindaca come Margherita Silvestrini fa la differenza. Date una mano e metteteci impegno per eleggere un primo cittadino diverso da quello che c’è adesso». Politiche giovanili, scuola, tematiche di genere e sociale: ieri, domenica 12 settembre, la deputata Lia Quartapelle ha incontrato Margherita Silvestrini a Gallarate, i candidati della coalizione e i concittadini.
L’evento è stato organizzato dai Giovani Democratici del gallaratese e ha visto la partecipazione del consigliere regionale Samuele Astuti e del sindaco Giovanni Corbo (nonché segretario provinciale del Pd).
«La politica è l’occasione di tenere la vita nelle proprie mani, dare un contributo per tentare di cambiare in meglio le cose. O, almeno, provare a cambiarle», ha spiegato la deputata del Pd e membro della commissione d’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni, che si è complimentata per il clima «spontaneo, unito e di fare politica» della coalizione.
Silvestrini cerca di esprimere la sua visione di fare politica proprio in questa campagna elettorale: «Fare politica è cercare di interpretare i bisogni della gente, evitando la semplificazione e gli slogan che permettono di raccogliere il consenso ma che poi non danno soluzioni».
Donne e politica
Se Margherita Silvestrini vincesse le elezioni sarebbe la prima donna sindaca di Gallarate, così come l’altra candidata Sonia Serati. Erano dieci anni che una donna non avanzava la sua candidatura (quando Giovanna Bianchi si candidò con la Lega): nel 2016 gli sfidanti (7) erano tutti uomini.
«Il genere donna ha inciso – ha spiegato Silvestrini – nell’educazione in cui sono cresciuta (Azione cattolica e Rosa bianca), dove ho imparato che è un grave errore non occuparci di cosa ci accade intorno. Non credo verrò votata per il genere, ma per le capacità. È importante riconoscere gli spazi appositi per poter permettere alle donne di fare politica. Il nostro genere ha la capacità di fare squadra e può insegnarlo agli uomini». Sulla politica al femminile, Quartapelle ha affermato così: «Avere delle donne che guidano degli esperimenti politici vuol dire una leadership diversa perché è collettiva».
[lefoto id=1245939] Quartapelle con Silvestrini, la coalizione di centrosinistra, Giovanni Corbo e Samuele Astuti
Una Gallarate attenta ai giovani
Quali sono i temi più pregnanti? «L’obiettivo da qui alla fine dell’anno è non chiudere le scuole – ha affermato la deputata milanese – poi il divario di genere sul lavoro e, sugli esteri, la questione dei diritti umani, come quella di Giulio Regeni che investe il nostro paese». Per l’aspirante prima cittadina a Gallarate bisogna puntare sulla salute, sulla sostenibilità e sul rilancio dei quartieri e delle scuole, tenendo presente che «nell’operato amministrativo dobbiamo tenere conto dell’azione complessiva: tutti i temi si connettono e nessuno di loro va lasciato indietro».
Quanto alle politiche giovanili, Silvestrini ha ribadito l’importanza della partecipazione giovanile alla politica locale e rilanciata alcuni punti del programma elettorale: «Bisogna fare insieme a loro perché le politiche giovanili non si possono fare senza di loro. In tutte le liste ci sono dei giovani che sono la voce di tutta la loro generazione. Abbiamo intuito, ed anche gli episodi che ci stanno accadendo intorno ce lo dicono, che è necessario dare ai giovani della città tutte quelle opportunità che permettano loro di crescere, formarsi e proporsi nel mondo del lavoro in maniera positiva e nel migliore dei modi. Siamo consapevoli che dobbiamo creare spazi affinché superino la noia, in cui possano sperimentarsi e acquisire conoscenze, intrattenersi in attività ludiche, incontrarsi ma anche formarsi. Ci teniamo ad incrociare quella che è la domanda del tessuto produttivo locale con la formazione specializzata. Sappiamo che non c’è contatto in questo momento».
Su questo punto Quartapelle si è riconnessa di nuovo alla scuola e all’avanzo di 2 miliardi di euro “dall’inverno scolastico”: «Bisogna reinvestirli puntando sul tempo pieno di qualità per gli studenti più piccoli e con le “scuole parte” per i più grandi. Bisogna partire dalla scuola per dare le stesse opportunità a tutti i ragazzi e le ragazze».