Dopo le vicende che ne avevano fatto saltare la presentazione dei candidati, Movimento 5 Stelle di Busto è finalmente riuscita a presentare la sua squadra. I pentastellati si presentano a sostegno del candidato sindaco Maurizio Maggioni, supportato anche dal PD (il suo partito) e i Verdi.
È proprio Maggioni, che ieri (16 settembre) festeggiava il compleanno, a chiarire gli estremi che hanno permesso la formazione del “Patto del Cambiamento”: «Se abbiamo trovato un’intesa è perché crediamo tutti che a Busto serva ripensare la politica cittadina partendo dalla vita reale per restituire risposte alle esigenze dei cittadini. Prima di tutto riallineandoci agli obiettivi europei, che qui abbiamo sempre ignorato, perdendo occasioni. Con il M5S i contatti, anche dopo il fallimento dei tavoli, non sono mai stati troncati, anche quando era candidata Amanda Ferrario, con la quale condividevamo la comune volontà di creare una proposta costruttiva, che coinvolgesse la gente».
Claudia Cerini, consigliere uscente e capolista, sottolinea come «la squadra si composta da gente comune, e infatti oltre a me e a Gigi Genoni (altro consigliere uscente) sono tutti alla prima esperienze politica, hanno voglia di mettersi in gioco a servizio della città. Abbiamo sempre voluto costruire unità nell’opposizione, e fortunatamente Maurizio è stato in grado di trovare una sintesi e coinvolgerci attivamente. Non voglio fare pronostici, questa campagna elettorale è stata strana, ma sentiamo che c’è una voglia di cambiamento, forse latente, a Busto. Le probabilità di giocarcela ci sono e noi crediamo nel nostro progetto per riportare i temi sociali, economici, e ambientali, in questi anni per noi troppo trascurati, al centro dell’agenda comunale».
Sul modo in cui le forze politiche di governo della città hanno condotto la campagna elettorale ha qualcosa da dire Genoni: «Mi sembra inconcepibile che non ci sia stato un confronto pubblico tra tutti i candidati. Ma qualcuno preferisce fare gli info point. Alla luce di questo mi viene da chiedere ai cittadini se è questa la politica che vogliono; io trovo imbarazzante che un sindaco, dopo aver trasformato la casa comunale nel suo ufficio privato, abbia anche il coraggio di rifiutare i confronti pubblici». Qui Genoni allude alla non-presenza annunciata di Emanuele Antonelli al dibattito tra i candidati che si terrà lunedì 20 in merito alla questione socio-sanitaria del territorio.
In chiusura, anche Maggioni si toglie dei sassolini dalle scarpe, a proposito dei finanziamenti vinti dal comune in quest’ultimo periodo: «Ci hanno sempre etichettato come il fronte del no. Non so se il sindaco ne è a conoscenza, ma tutti i soldi che sono arrivati nell’ultimo periodo arrivano dal Conte II, governo che esprimeva quasi le stesse forze della nostra coalizione cittadina. Quindi, di quale fronte del no si sta parlando?».