Non solo bagno di folla. Per il leader del Carroccio Matteo Salvini, che sabato 18 settembre ha fatto tappa a Nerviano per sostenere il sindaco uscente Massimo Cozzi in vista delle elezioni amministrative di ottobre, in piazza della Vittoria sono arrivate anche delle contestazioni che, pur minoritarie nei numeri, hanno scaldato gli animi proprio quando, terminato il comizio, il segretario federale del Carroccio si concedeva ai selfie dei sostenitori con le voci di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato a fare da sottofondo rievocando le notti magiche di “Un’estate italiana” e dei mondiali di calcio del 1990.
“Salvini, Nerviano non ha bisogno di te” e “Mai con Salvini”. Il cartello con cui un pensionato nervianese si è presentato in piazza non le ha certo mandate a dire al numero uno della Lega. Così come non le ha mandate a dire il suo autore, che ha spiegato la scelta di presentarsi in piazza sottolineando di non apprezzare le «ambiguità» del politico e «il suo cambiare bandiera nell’ottica di aumentare i consensi elettorali». «Secondo me Nerviano non può prenderlo come modello – ha sottolineato il 67enne -: tutto quello che fa lo fa solamente per una manciata di voti in più». [lefoto id= 1247424]
A dare voce all'”altra Nerviano”, quella che non sta con Salvini, in piazza c’era anche l’uomo che già tre anni fa aveva contestato il leader della Lega alla Fiera di San Fermo. In entrambi i casi le contestazioni sembrano comunque aver acceso più gli animi della piazza – che non ha apprezzato l’intervento dei “dissidenti” e li ha invitati più volte ad allontanarsi, in alcuni casi anche con toni piuttosto colorati – che non quello del segretario del Carroccio, che insieme al pensionato che ha portato i cartelli in piazza si è scattato un selfie poi postato sui social con il commento: «Il bello della Democrazia. Fra tanta gente che apprezza, ascolta, stringe la mano e dà fiducia, ogni tanto c’è anche qualcuno che dissente. Ma se c’è il sorriso, va bene tutto».