«Il vero voto utile è il voto dato ad Azione, perché è una lista che ha la forza di un programma di cambiamento» così ha esordito questa mattina, domenica 19 settembre, Carlo Alberto Coletto, in occasione della terza “ColAzione ” organizzata al Bar Broletto di Via Veratti a Varese per presentare la sua lista e il suo programma. «L’amministrazione uscente ha lasciato la città in uno stato indecoroso e i precedenti anni di destra hanno portato Varese verso un forte declino. La guerra dei sondaggi tra Centrodestra e Centrosinistra è stata costruita ad arte per spaventare noi. Per indirizzare i cittadini verso una o altra coalizione. Il Corriere della Sera ha pubblicato recentemente la classifica della qualità amministrativa delle maggiori città, e Varese non è mai in nessuno dei primi posti. Compriamo verso il 40esimo».
Coletto prosegue: «Ciò che ci viene raccontato non sono le bellezze mirabolanti che il sindaco dice di aver fatto. La Politica deve cambiare. Bisogna essere coerenti con idee e progetti. Nonostante l’uscita di Gregori che a 10 giorni dal voto ci ha tolto tempo utile, abbiamo comunque presentato una lista di 32 persone. Molti giovani. Tante donne. Crediamo in una visione di città diversa e integrata: nella nostra città il commercio è in difficoltà, dobbiamo trovare una vocazione diversa, turismo, cultura servizi alla persona e servizi sociali. Qualcuno ci ha chiesto: con chi vi schiererete al secondo turno? Noi facciamo politica perché amiamo Varese. Per questo andremo solo con chi sposerà le nostre idee».
Ospite speciale dell’incontro, il senatore Matteo Richetti, che a sostegno della campagna elettorale portata avanti dal candidato Sindaco Coletto, ha dato voce alla lista Varese in Azione e ai dubbi riguardo alla veridicità di ció che Matteo Salvini, a Varese ieri pomeriggio in piazza Cacciatori delle Alpi e Giuseppe Conte, recentemente in visita alla città per sostenere Davide Galimberti Sindaco, hanno riportato durante i loro incontri: «Ho letto che Salvini si arrabbierà se vincerà al ballottaggio. Bene, anche io mi arrabbieró se vincerà Salvini. Chiederci se contiamo di prendere più dell’ 1 % è ingiurioso. Azione in alcuni casi si è alleata con il PD o con forze moderate, ma non ci sto quando si parla di estremisti. Vedo populisti da una parte e dall’altra. I grillini han detto “Mai con il PD”, eppure l’ex Premier Conte si è schierato a sinistra. La Politica italiana sta vivendo il suo momento di contraddizione più alta. Matteo ieri ha raccontato solo di sè stesso, non ha esposto un’idea, una proposta o una visione. Mentre Varese ha bisogno di un supporto alle attività economiche, ha bisogno di valorizzazione, di spazio per i più giovani».
E ha continuato: «Mi piange il cuore doverci confrontare su una città che perde velocità. Varese necessita di una politica culturale strategica. Che non significa fare un calendario di eventi, ma dare vita ad una vocazione, un indirizzo, che scegli di dare al territorio. La politica è la fatica di realizzare una città a misura delle idee che hai. Io non credo nelle trasformazioni che abbandonano pezzi di economia, dimenticatevi che da città industriale si diventi altro. Ma dalla città industriale si aprono nuovi filoni di investimento. Azione è nata per la serietà. Non si va da nessuna parte con la destra e nemmeno con la sinistra. Invitiamo i cittadini a stare con noi, a votarci e a darci la preferenza: per un cammino lungo che ci porterà lontano».