«Con una sola lista andare a votare è ancora più importante». A quasi due settimane dalla chiamata alle urne del 3 e 4 ottobre da Brebbia arriva l’appello del primo cittadino Alessandro Magni, giunto ormai al termine del suo primo mandato e unico candidato per la carica di sindaco a quest’ultima tornata elettorale.

Se infatti alle prossime elezioni non si dovesse raggiungere il quorum il Comune del Medio Verbano – così come altri cinque nel Varesotto (Clivio, Comerio, Cremenaga, Lavena Ponte Tresa e Luvinate) – incapperebbe nel commissariamento.

A differenza di cinque anni fa, quando Magni vinse con 785 voti contro i 727 di “Viviamo Brebbia con Gioia” di Domenico Gioia, adesso la lista formata da civici e dal centrodestra unito dovrà dunque superare un ostacolo diverso, quello dell’astensionismo.

«È importante che almeno il 40% + 1 degli aventi diritto vada a votare, ma non basta depositare la scheda nell’urna: la legge chiede che almeno il 50% di tutti coloro che andranno a votare scelga la nostra lista mettendo la croce sul nostro simbolo, altrimenti per il nostro Comune scatterà il commissariamento». Questo il messaggio lanciato attraverso un post Facebook da Magni e dal rinnovato gruppo “Per Brebbia” (nel 2016 il nome della lista era “Eccoci per Brebbia”, ndr), che tra le “new entry” conta pure il giovanissimo coordinatore della Lega Giovani dei Laghi Riccardo Papini.