Lavoriamo per Busto con Gigi Farioli, la lista dei riformisti che appoggia l’ex-sindaco, ha incontrato in via Milano, domenica mattina, Matteo Richetti, senatore eletto col Pd e poi passato ad Azione, il partito politico fondato da Carlo Calenda.
La sua presenza a Busto chiude un weekend importante per la gamba riformista della coalizione per Farioli. La’arrivo di Richetti è servito a confermare il posizionamento moderato, liberale e con un occhio al sociale della coalizione che sostiene il due volte sindaco: «Contro ogni sovranismo o populismo».
Sabato, invece, era stata la ministra renziana a prendersi la scena. Con lei, anche un’altra esponente del partito Italia Viva, la deputata e coordinatrice lombarda Maria Chiara Gadda. L’incontro, svoltosi in via Milano, è stato aperto dal coordinatore cittadino dei renziani, Davide Boniotti: «La visita del ministro sottolinea i punti programmatici a cui teniamo di più, quelli legati ad una visione futura di città family friendly. E questo vuol dire servizi orientati a più fasce d’età con una politica seria e organica».
Gadda invece ha scelto di parlare “del coraggio” di Farioli: «Ci voleva coraggio a candidarsi adesso, Gigi, per me hai fatto bene perché hai sempre messo in campo competenza, passione e presenza sul territorio. I prossimi cinque anni sono fondamentali per capire se questa città avrà il coraggio di cambiare, grazie ai soldi che arriveranno dal PNRR, progettato da un governo che come IV abbiamo fortemente voluto, e cioè quello Draghi. Co mettiamo in campo per ripensare i servizi stravolti dalla pandemia e recuperare rete sussidiaria in la connessione con il terzo settore; allargando lo sguardo, ci piacerebbe che Varese e Busto si guardassero in concorrenza positiva, sviluppando un progetto d’area che sappia attirare le risorse europee».[lefoto id=1248229]
Farioli riprende le parole della deputata, mentre il ministro arriva da via Minzoni: «Non tutti sanno che Maria Chiara ha avuto un ruolo importantissimo nella mi scelta. Ho accettato questa sfida vivendola non come una rottura, ma come una discontinuità rispetto ai matrimoni combinati e stanchi. A dimostrarlo è la questione del green pass, che solo Forza Italia sostiene con convinzione, o nella fiducia al governo Draghi, contro altri che stupidamente si mettono tra noi e una ritrovata normalità; una normalità che significa sviluppo, al cui centro, per noi, rimane indiscutibilmente la famiglia, insieme al concetto di sussidiarietà e contro le teorie della decrescita felice».
Infine le parole del ministro Bonetti che si è detta «d’accordo con i principi espressi da Farioli: con Mario Draghi e grazie alla voglia di vita di tutti i cittadini stiamo assistendo ad una rinascita. La famiglia ha retto l’urto della crisi, e una politica seria riconosce gli sforzi e aiuta a far emergere le forze migliori del Paese. Il compito più difficile rimane quello di connetterle e fornire i migliori strumenti di supporto per una proposta che sia concreta. Busto può farsi interprete di questo modello, e auguro buon lavoro a tutti, sicura che solo una politica vincente ha la forza di immaginare il futuro».