Daniele Boldrini, è stato sindaco di Brezzo di Bedero dal 2001 al 2010, vicesindaco dal 2010 al 2015, lavora nella Pubblica Amministrazione da anni con diverse esperienze a Roma e Varese. In vista delle amministrative del 3 e 4 ottobre ha deciso di candidarsi nuovamente e lo fa con la lista “Impegno e condivisione”. Candidato per il paese anche Luca Minelli con la lista “Noi per voi”.
«L’esperienza di questi anni mi aveva offerto l’opportunità di conoscere tante persone del paese e non solo, con le quali ho allacciato rapporti di stima e di collaborazione. Mi ha permesso di allacciare contatti con enti, realtà e situazioni che mi hanno portato una grande ricchezza interiore, dal punto di vista professionale, morale e umano. Hanno rafforzato la mia identità personale. È stata un’esperienza sicuramente molto impegnativa e logorante che ho sempre vissuto con intensità, con grande senso di responsabilità e con il massimo coinvolgimento, immedesimandomi nel cittadino di Brezzo di Bedero e cercando di essere il cittadino più esigente, prima di tutto con me stesso», racconta Boldrini quando gli si chiede i motivi della candidatura, e continua: «Quando è maturata l’idea? L’idea di ripropormi è nata quando ho riscontrato la grande sintonia con un gruppo di persone motivate e adeguate al progetto».
In che modo ha costruito la sua lista?
«La lista è stata costruita attraverso la spontanea adesione di persone che condividono con me la volontà di mettersi a disposizione degli altri e con le quali è stato elaborato un programma elettorale che richiederà, per la sua piena attuazione, l’impegno a mantenere contatti continui con i cittadini».
Quali sono le priorità per il paese e come se lo immagina fra cinque anni?
«Ho la personale convinzione che grazie all’organizzazione interna, l’operato di una amministrazione pubblica come quella di Brezzo di Bedero può essere indirizzata verso una maggiore disponibilità nei confronti dei cittadini e, di conseguenza, verso una maggiore efficienza di ogni servizio fornito dal comune. Sarà quindi organizzato il lavoro degli amministratori, modulato sul modello organizzativo delle aree funzionali del comune. Questo è prioritario per poter affrontare nella maniera più efficace le problematiche del paese. Fra cinque anni, evitando ogni retorica ma ispirandomi ad elementi concreti riscontrati in questi anni, immagino il paese con un sempre maggior numero di giovani che forniscono la loro collaborazione per migliorare le sorti del Comune in cui abitano. Un segnale che fa ben sperare in questo senso è la presenza nelle liste di un discreto numero di giovani che avevano partecipato al Battesimo Civico dei diciottenni. Si tratta di un’iniziativa avviata dal Comune già nel 2001 e premiata nel 2006 con la medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. I ragazzi hanno assistito a testimonianze sul senso del dovere, incontrando, nelle più recenti edizioni, il professor Nando Dalla Chiesa, figlio del Generale dei Carbinieri ucciso a Palermo nel 1982, e il marito di Laura Prati, Sindaco di Cardano al Campo, morta nell’adempimento del proprio dovere nel 2013. Naturalmente questa mia speranza sarà realizzabile se sapremo motivare i ragazzi, dando loro fiducia e fornendo loro gli strumenti necessari per convogliare le energie nella giusta direzione».
La pandemia ha messo a dura prova il tessuto sociale del territorio anche nei piccoli comuni: qual è la sua ricetta per intervenire?
«Il nostro programma elettorale è incentrato sulla nostra attitudine e volontà di dedicare le necessarie attenzioni al benessere delle persone. Per chi vive delle difficoltà, aggravate dal lungo periodo di pandemia, sarà dedicata una particolare attenzione, favorita dall’esperienza di alcuni candidati nel settore sanitario, che potranno favorire il dialogo con gli organi competenti del Servizio Sanitario Nazionale al fine di dare stabilità al servizio del Medico di Famiglia. Per concludere, non ho una ricetta per la soluzione del problema, ma abbiamo certamente la volontà, le risorse e le persone idonee per seguire con attenzione e competenza le esigenze degli anziani, dei bambini e delle persone fragili. Gli interventi pratici nel settore sociale saranno ispirati ad importanti esempi come il Gruppo Anziani, molto attivo negli anni passati, il servizio del Micronido, avviato nel 2009 e definito il servizio più importante attivato a Brezzo di Bedero, alla pari della Farmacia e dell’Ufficio Postale di oltre 40 anni prima, e come l’Associazione Hortus, un’iniziativa di grande valore ambientale e sociale»
Un altro tema riguarda il dissesto idrogeologico: avete delle proposte in merito?
«Il dissesto idrogeologico non è certamente un settore che possono affrontare i singoli Comuni autonomamente. Possiamo intervenire per riparare i danni o nella migliore delle ipotesi eseguire piccoli interventi di prevenzione. Il problema è risolvibile solo attraverso una competente, lungimirante ed attenta pianificazione strategica da parte di organi sovracomunali, la Regione e la Provincia, coordinati dal Ministero dell’Ambiente. Il ruolo del Sindaco resta comunque determinante per avviare e sostenere queste progettualità a livello locale e consiste nel fornire un supporto continuo, soprattutto in questo particolare momento storico, al fine di orientare la scelta di destinare le cospicue risorse che arriveranno dall’Unione Europea alla risoluzione del grande problema del dissesto idrogeologico. Parte di queste risorse, come evidenziato nel nostro programma elettorale, riteniamo debbano essere destinate anche al miglioramento della viabilità, primaria e secondaria, del nostro territorio».
Quale sarà il primo tema da affrontare una volta eletto?
«Riteniamo fondamentale avviare il dialogo e contatti costanti con i cittadini, necessari per mantenere solida la fiducia nei confronti dell’ente comunale, che ha il dovere giuridico di curare gli interessi della comunità e promuoverne lo sviluppo. Sarà importante avviare un canale informativo per mantenere contatti cordiali e collaborativi, anche per creare i minori disagi possibili in occasione di lavori di manutenzione ed interventi del Comune».
In che modo si vuole distinguere in questa campagna elettorale e come la sta conducendo?
«Mi vorrei distinguere, seguendo le volontà del gruppo che sostiene questa candidatura, nello stesso modo in cui vorremmo distinguerci nell’amministrare il Comune: valorizzando le energie, le idee, le risorse che i giovani componenti della lista hanno fatto l’encomiabile scelta di mettere a disposizione della collettività».
Lo speciale elezioni – I candidati e le liste di Brezzo di Bedero