Alla fine, i sindaci in piazza Monte Grappa erano 4 e non 6 come annunciato, ma si sono presentati a sostenere Davide Galimberti come una squadra compatta, un team che si è sostenuto soprattutto in questi ultimi due dolorosissimi anni.
A sostenere gli ultimi giorni di campagna elettorale sono venuti infatti da Cremona Gianluca Galimberti, da Lecco Mauro Gattinoni, da Bergamo Giorgio Gori e da Brescia Emilio del Bono.
Il sindaco di Milano Beppe Sala, impegnato come Galimberti negli ultimi giorni di campagna elettorale, ha affidato il suo sostegno a un messaggio che ha letto la vicesindaco Ivana Perusin e il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, ha rivolto il suo saluto con un video. «La tua campagna elettorale è come sei tu – Ha detto Palazzi nel video – un moderato, che parla solo dalla parte della sua città, e questo ti fa onore»
Dal palco invece i racconti sono stati di comunanza, di quotidiana straordinarietà: come quello di Mauro Gattinoni, sindaco di Lecco per 31 voti, dopo essere partito al secondo posto dopo il primo turno: «Attaccatevi ai campanelli, perchè ogni voto fa la differenza. Io sono sindaco perchè 31 lecchesi in più hanno deciso di seguire la nostra visione di città».
O di vicinanza, anche imbarazzante, come quella di Gianluca Galimberti: «Ci scambiano continuamente per la nostra omonimia, non capita settimana che qualcuno non chiami uno perchè cerca l’altro – spiega il sindaco di Cremona – Sono comunque onorato, perchè so quello che è e quello che fa. Entrando in città ho visto il cartellone che mostra il polo della cultura, e qualcuno mi ha detto che ci volgliono fare degli uffici amministrativi: questo differenzia la nostra visione da quella degli altri, e sono contento della nostra collaborazione tra sindaci perchè è fondamentale».
Giorgio Gori è tornato, con le sue parole, al tempo più buio della pandemia: «Per tanto tempo ci siamo confrontati, in quell’inizio di 2020. Ricordo anche che ad un certo punto avevamo buttato giù qualche domanda da porre tutti insieme alla Regione, in modo da essere più forti nel porle. Le abbiamo presentate ad Aprile 2020, ma erano le domande che si ponevano tutti i lombardi in quel momento: perchè non si facevano i tamponi, cosa stava succedendo nelle rsa lombarde, perchè c’era l’obbligo di mascherine ma non c’erano le mascherine. E’ stato difficile, e drammatico in quei momenti, ma la vicinanza tra noi è stata importante e la nostra determinazione è stata fondamentale per la comunità. Ed altrettanto importante è che abbia la possibilità di completare il suo secondo mandato, perchè possa portare a termine le opere cominciate».
«Siete fortunati ad avere un sindaco come Galimberti – ha concluso il sindaco di Brescia Emilio del Bono – perchè è una persona leale, affidabile, concreta. Qualità per nulla scontate in un sindaco. Come avrete capito dalle parole degli altri ci siamo dati una mano per tutto il tempo, ma con un taglio preciso: quello di chi non svende la sua umanità per la sua posizione. Galimberti questa umanità non l’ha mai persa: è una persona che ha in testa la sua comunità dalla mattina quando si veglia alla sera quando va a letto. Dateci retta: consolidate questa squadra di sindaci, perchè consolidandola si potranno portare avanti molte cose».