Matteo Bianchi porta nella sua campagna elettorale l’esperienza di deputato e, evidentemente apprezzando ciò che sta facendo per l’Italia il presidente del Consiglio, si ispira a lui per il suo futuro da sindaco, se verrà eletto.
E’ quello che è emerso durante l’incontro, nella sede di Forza Italia a Varese dei due deputati Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo, accompagnati da Giacomo Caliendo e Giuseppe Taldone, con alcuni dei candidati della lista Varese con Matteo Bianchi.
«Io credo che un sindaco attento alla sua comunità debba essere aperto ad ascoltare tutti: cercheremo le eccellenze, non le simpatie politiche – spiega Matteo Bianchi – Sarò il sindaco di tutti i varesini, perchè la visione la persegui con la coesione. L’esempio di Mario Draghi è lampante: Draghi è servito per rimettere insieme i cocci di un paese frantumato e spaccato, lavorando sulla coesione, ancor prima delle proposte programmatiche. Galimberti invece ha preso una Varese divisa e ‘ha restituita ancora cosi, spaccata in due»
Sulla politica di coesione di Draghi si è soffermata anche Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia, un lavoro nella sanità e una grande esperienza nel centrodestra dove è stata anche eletta al parlamento europeo, venuta a Varese a sostenere atteo Bianchi: «Uno dei compiti che ti aspetterà, Matteo, è mettere a frutto i contributi del PNRR, un’altra delle buone opere di Draghi. Devo ammettere che inizialmente ero molto preoccupata a far parte un’altra volta di un governo di larghe intese, che già, con Monti non aveva portato fortuna ne all’Italia ne a noi. Ma Forza Italia e Lega hanno deciso la linea della responsabilità e alla fine questa pagherà. Perchè i cittadini, come hai detto anche tu, non hanno l’anello al naso, e capiranno chi si sarà dato da fare per risollevare l’Italia».
Con Licia Ronzulli c’erano anche Giacomo Caliendo, Giuseppe Taldone e Alessandro Cattaneo, deputato e coetaneo di Matteo Bianchi: «Siamo entrambi del 1979 entrambi sindaci e candidati sindaco, lui di Morazzone e Varese io di Pavia, ho imparato a conoscerlo alla Camera e lo stimo come deputato, per la sua serietà nell’affrontare l’impegno e come persona per la sua lealtà e capacità di affrontare le situazioni. Alla Camera ha già un luminoso percorso segnato, quindi lo dico chiaro e tondo: non è Varese un’opportunità per Matteo, ma è Matteo un’opportunità per Varese».