La campagna elettorale a Varese è ormai diventata un ping pong di affermazioni e smentite, soprattutto tra rappresentanti del centrodestra e del centrosinistra.
E se ieri la più clamorosa è stata quella che ha riguardato le convenzioni per i lavoratori del parcheggio del Ponte, la cui stipula è stata annunciata dal centrodestra, poi smentita dalla proprietà, definita poi dal candidato sindaco Bianchi “un clima di terrore“, un’altra diatriba è scaturita tra gli eventi del giovedì: quella che riguarda le politiche per la famiglia annunciate dalla lista civica Lavoriamo per Varese con Galimberti sindaco.
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«Abbiamo letto con grande stupore le dichiarazioni del sindaco Galimberti e di alcuni candidati di Italia Viva, che si presentano sotto le mentite spoglie di una lista civica, fatte durante un incontro elettorale»: comincia così la nota di Luca Boldetti, Francesco Comuzzi, Giorgio Reggiori, candidati della lista varese con Bianchi sindaco.
Durante l’incontro «E’ stato detto che sul tema della gratuità degli asili nido privati la coalizione di centrosinistra è l’unica a parlarne. Se il programma di Galimberti di questa tornata elettorale ha la stessa affidabilità di quello del 2016, i cittadini stiano pur certi che al 90% questa proposta non verrà realizzata. Così come la rimodulazione di tariffe e imposte comunali sulla base delle situazioni familiari è un qualcosa che c’era fino a cinque anni fa, ad esempio con il quoziente familiare, e che l’amministrazione Galimberti ha tolto dalla sera alla mattina nei primi mesi dopo il suo insediamento».
«In questi ultimi cinque anni, quando la città è stata amministrata da Galimberti e Italia Viva era in maggioranza, solamente le forze politiche di centrodestra hanno fatto costantemente proposte per sostenere le scuole dell’infanzia paritarie e diminuire le rette degli asili nido. Proposte puntualmente bocciate dalla maggioranza intera».