«Per intervenire sulle scuole dei nostri quartieri serve pianificare». Margherita Silvestrini parla del programma sulle scuole davanti al plesso delle primarie del rione Madonna in Campagna.
E lo fa per indicare un esempio: «Qui ad esempio l’amministrazione ha cambiato gli infissi, ma l’edificio (progetto unificato anni Settanta-Ottanta, ndr) avrebbe avuto bisogno di una ristrutturazione importante».
E per arrivare a progetti ambiziosi servono fonti. «La prima attività da fare è pianificare in modo coerente gli interventi, perché si possano poi usare strumenti – come i bonus riqualificazione energetica e Kyoto – che non sono stati sfruttati dall’amministrazione Cassani». Perché i bandi richiedono spesso di avere progetti già pronti, senza cui non si può accedere ai fondi.
L’amministrazione Cassani però ha vinto un bando – quello europeo da 15 milioni – proprio con l’idea di un nuovo polo scolastico, sulla cui collocazione però (come opposizione) non siete d’accordo…
«Il futuro polo di Cascinetta-Caiello è un dato di fatto, chi si troverà ad amministrare dovrà realizzarlo, secondo quanto definito nel progetto. Noi l’avremmo fatto diverso, è vero: avevamo depositato un progetto che prevedeva la ristrutturazione delle scuole esistenti, proprio come centro della vita dei due quartieri. Di fronte alla chiusura della maggioranza, abbiamo comunque dato il nostro contributo a gestire la proposta, ad esempio con l’inserimento di un intervento di riforestazione per compensare l’edificazione della nuova scuola in un terreno oggi a verde».
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Anche oggi nel suo programma Silvestrini e la coalizione insistono infatti molto su un punto: «La scuola rappresenta un centro vitale nell’ambito del rilancio dei rioni: deve essere una scuola aperta al quartiere, puntando alla rigenerazione dell’esistente».
Un ITS a Gallarate, “dialogando con le Fondazioni esistenti”
Dalle scuole di quartiere (le primarie, le medie, le materne) all’istruzione superiore. Nel corso dell’incontro – molto partecipato – con il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini (passato anche a Varese) si è parlato del modello degli ITS, gli istituti di alta formazione tecnica che sempre più spesso forniscono una ulteriore specializzazione – quasi un master – guardando alle caratteristiche del tessuto produttivo circostante. «Noi pensiamo che Gallarate sia la città giusta per un ITS: il Pnrr punta molto su questo tipo di formazione. Noi ci faremo facilitatori per arrivare ad ospitare un istituto simile».
[lefoto id=1250331] Un momento del confronto tra Silvestrini e Stefano Bonaccini
Qui Silvestrini guarda ad un percorso preciso: «Il Pnrr chiede di creare più sedi, non più Fondazioni. Quindi noi pensiamo ad ospitare una nuova sede, andando a confrontarci con le Fondazioni esistenti sul territorio e che vedono una grande domanda» (in zona c’è la Fondazione di Busto con vocazione alla comunicazione e quella di Case Nuove a vocazione aeronautica).
«Bonaccini ci ha raccontato che l’Emilia Romagna oggi è la regione con più ITS, indicata come d’esempio a livello nazionale. Una formazione che ha fatto da volano per il polo della meccanica e automotive. Sul nostro territorio ad esempio anche il tessile richiede competenze specifiche, a fronte anche di tessuti e processi che richiedono alta specializzazione».