Mancano pochi giorni alle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre ma a Gallarate non mancano le sorprese: la coalizione della candidata Sonia Serati, formata da Più Gallarate e Gente di Gallarate, ha il sostegno ufficiale di Filippo Rossi, fondatore della Buona destra, il movimento politico lanciato dal viterbese fondatore di Caffeina ed ex portavoce di Gianfranco Fini. L’annuncio è stato dato questo pomeriggio, martedì 28 settembre.
Il riferimento della lista sarà Luca Carabelli.
Convintamente europeista, antisovranista e liberale, a Roma Buona destra sostiene Carlo Calenda, mente nella città del Varesotto la scelta è ricaduta su Sonia Serati, «in linea con la nostra politica amministrativa e con le proposte, perché ciò che dice è quello che serve alla città: vicinanza ai cittadini e sburocratizzazione dell’ente», spiega Rossi.
L’alternativa a Lega e Fratelli d’Italia
C’è spazio in Italia per una destra moderata? «Lo spazio c’è ed è giusto farlo. La domanda di una destra moderata c’è in Italia, ma manca l’offerta. Se riusciamo a costruire un movimento così come esiste in Francia e in Germania, lo spazio è enorme. L’appello è rivolto ai cittadini di Gallarate di destra ma non di quella estrema: non è obbligatorio votare la destra estrema. Le divisioni all’interno della Lega sono vere profonde e strategiche; dimostrano che la scelta di rincorrere l’estremismo non paga in termini di governo». Dunque l’appello ai leghi moderati più vicini a Giorgetti: «Non siete obbligati a votare la Lega».
Una lista civica che nasce da + Europa come si concilia con la buona destra? Rossi fa l’esempio del candidato leghista di Torino che ha anche una lista che vota per la legalizzazione: «Le contraddizioni sono l’anima della politica, il totalitarismo non è sano. Non è che essere di destra significa essere per forza contro le droghe leggere», affermando di non sposare pienamente la battaglia del Referendum senza, però, «mettere delle barricate».
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Il civismo e la Buona destra
«Abbiamo scelto di unirci attorno a un’idea di città con il confronto di persone che la città la abitano. La città deve essere unita e avere un senso di comunità», afferma l’aspirante consigliere Giulio Del Balzo.
Non stride l’appoggio di un movimento di destra a uno schieramento che si definisce civico? «Politica e civismo non sono opposti, ma sinonimi», risponde Rossi, «è l’idea che i cittadini si mettano insieme per la cotta. Il cancro italiano sono quei partiti che in nome della loro appartenenza nazionale bloccano le città e la politica. I civici sono più politici dei politici stessi: i sindaci cicici hanno libertà di decisione tale da poter far meglio per la città».
«Veniamo da esperienze politiche differenti – motiva Del Balzo – ma ha prevalso la capacità di dialogare attorno a una visione di città, una città che ha grande bisogno di unità».
«Per noi contano di più l’onestà e la visione politicadelle persone che non si rassegnano ad accettare la mediocrità che c’è oggi. Nel 2016 ha votato meno della metà dei cittadini, noi speriamo che quella parte non rappresentata dalla amministrazione ci voterà», conclude Serati.