Anna Pugliese è la candidata sindaco del centrodestra a Cairate: assessore uscente (con più deleghe “pesanti”: Bilancio, Tributi, Cultura e Pubblica Istruzione), leghista di lungo corso, vuole proseguire l’esperienza nel solco dell’esperienza di Paolo Mazzucchelli. Nel simbolo elettorale, a fianco dei loghi dei partiti di coalizione, campeggia lo slogan che si prende il grosso dello spazio insieme al nome di Pugliese: “Qualità della vita”.
Partiamo dallo slogan: perché l’ha scelto?
«È più di un anno che prepariamo questa campagna elettorale: per me è stato molto positivo e costruttivo, perché ci ha permesso di mettere insieme una squadra fin da quando stavamo provando a definire le prime idee. Dico questo perché abbiamo iniziato dalla analisi degli errori: dove siamo mancati? Bisogna essere capaci di costruire sugli errori: si devono dare delle priorità».
Anticipa dunque una domanda classica che facciamo ai candidati, anche agli “uscenti”: che cosa è mancato in questi anni?
«Analizzando ci siamo resi conto che siamo mancati sulla cura e il recupero dello spazio urbano. Abbiamo sviluppato molti servizi, abbiamo creato un supporto per tutte le famiglie e gli individui. Adesso è il momento di far dire a chi abita i nostri paesi: viviamo proprio in un bel territorio. I nostri tre paesi hanno un bel potenziale: abbiamo dalla nostra parte anche le agevolazioni fiscali messe in campo dal governo centrale. Devono fare la propria parte i cittadini, ma prima però deve essere l’istituzione a dare il buon esempio».
Quindi ripartite dai luoghi dove si sta insieme, dagli spazi. Ci dice un luogo, uno solo, che per primo dovrebbe avere attenzione?
«Oggi via Dante è la via più malmessa di Cairate. All’inizio della via c’è la ex Casa del Fascio: non è del Comune, è ancora proprietà del Demanio. Noi vogliamo intervenire su quel bene, vogliamo attivare il percorso di riscatto dell’edificio dal Demanio come bene culturale. È una possibilità che abbiamo già verificato, come per tutti i punti del programma elettorale. Certo non sarà un percorso breve, ma potrebbe essere un inizio, che consenta anche di dare il via al rinnovo della via Dante, per cui serve un confronto con la Provincia, essendo anche dentro al paese una strada provinciale».
Diceva che sui servizi si è lavorato molto nei passati cinque anni. Cosa avete fatto? Quali idee avete per proseguire?
«I due anni di pandemia ci hanno insegnato il bisogno di prevenzione, di pensare per tempo alle risposte. La prima cosa da fare è creare percorsi di sensibilizzazione su temi sociale e di ascolto della componenti più fragili, ad esempio per le persone con disabilità, per gli anziani e per le persone che devono fare i conti con l’Alzheimer. Oggi si trovano in difficoltà, senza riferimenti: noi vogliamo creare un luogo fisico di riferimento, anche con il contributo di specialisti, per costruire insieme un percorso. Un percorso simile è stato già avviato nelle scuole: come Comune offriamo un educatore di sostegno, anche in collegamento con i soggetti esterni alla scuola: il bambino viene accompagnato dal primo anno di materna fin all’ultimo anno delle superiori».
Una domanda sul fronte più politico: la vostra maggioranza ha perso una componente di centro e oggi è più evidente il peso dei partiti…
«È vero che i partiti sono in evidenza ma a livello territoriale non ci sarà un cambiamento: i candidati sono tutte persone che vivono a Cairate, Bolladello e Peveranza: il fattore determinante e fare del bene comune. A Cairate la motivazione è fare il meglio possibile per i tre paesi. Qualcuno ci ha contestato l’ingresso di Fratelli d’Italia come se fosse una svolta a destra, ma vorrei fare presente che l’unico esponente di Fdi in lista è dottoressa Blini, una professionista riconosciuta».
Ha accennato a Boladello e Peveranza: l’attenzione alle frazioni è un tema che fa sempre discutere. Ci dice le idee per i due centri “minori” di Cairate?
«È un tema molto sentito, io essendo nata fuori da Cairate forse vivo questo campanilismo in maniera più razionale. Un nostro slogan è “Tre anime, un solo Comune”: sono tre centri che devono essere messi sullo stesso piano. Il paese che ha più bisogno di un restyling del centro oggi è Cairate, ma ci sarà massima attenzione anche per le due frazioni. A Peveranza è necessario un intervento sulla rete fognaria, che dipende da Alfa: si parte da qui, non appena sarà ultimato questo intervento inizieremo a riasfaltare le strade. A Bolladello già interessata da piano asfaltature e si proseguirà. Già in questi anni sia Peveranza che Bolladello hanno avuto interventi importanti, come ad esempio i nuovi parchetti o la nuova piazzetta di via Bertani».
Qui lo speciale elezioni a Cairate, con tutti i nomi delle liste al voto