Crisi climatica. Due parole che ormai da tempo sono sulla bocca di tutti, anche se per l’emergenza, come spesso succede, ancora si parla molto ma si agisce poco. Due parole che il circolo di Legambiente di Nerviano, a pochi giorni dalle elezioni, ha deciso di portare virtualmente sulla scrivania del prossimo sindaco chiedendo un impegno concreto all’amministrazione che verrà: approvare lo stato di emergenza climatica e impegnarsi in prima persona per invertire la rotta.
«Città Metropolitana di Milano, di cui facciamo parte, è collocata in un’area fortemente antropizzata ed è tra le più inquinate al mondo – sottolinea il Cigno Verde – . I dati e i rapporti scientifici raccolti dall’Osservatorio Clima dell’ARPA indicano in modo univoco e con crescente preoccupazione la gravità della crisi climatica che è già irreversibile e di cui possiamo solo evitare ulteriori peggioramenti. È dunque necessario agire rapidamente e mettere in atto misure di mitigazione che riducano drasticamente la concentrazione dei gas climalteranti in atmosfera».
In quest’ottica, peraltro, recentemente «è stato divulgato il Manifesto degli impegni verso l’adattamento al cambiamento climatico (Life MetroAdapt) nella città metropolitana di Milano, con lo scopo di stimolare la politica sui territori ad assumere posizione e azione concreta di fronte a questa ormai palese emergenza – aggiungono dal circolo di Legambiente di Nerviano -. Il Manifesto, che è il risultato della sensibilità e del lavoro che Legambiente compie da anni, ma anche la raccolta delle preoccupazioni dei singoli cittadini, sollecita un forte impegno alle istituzioni locali ed invita ciascuna amministrazione ad approvare ufficialmente lo stato di emergenza climatica e successivamente ad intraprendere azioni concrete in ambito di mobilità sostenibile, efficienza energetica, tutela del verde e del territorio».
Ed è proprio quello che il Cigno Verde chiede anche alla prossima amministrazione: approvare ufficialmente lo stato di emergenza climatica e impegnarsi «con urgenza ad intraprendere investimenti e pianificazioni per una transizione energetica rapida e decisa verso l’azzeramento del proprio impatto climatico». Come? Tramite «interventi per l’efficienza energetica degli edifici e spazi pubblici con installazione di impianti per la generazione energetica da fonti rinnovabili, implementazione ed integrazione della rete ciclabile esistente perché sia garantita una mobilità sicura e sostenibile, introduzione della tariffa puntuale nella raccolta dei rifiuti ed avvio della economia circolare, inserimento nei propri strumenti di pianificazione e programmazione degli indirizzi e vincoli che prevedano l’arresto di nuovi consumi di suolo con il riuso di aree dismesse, realizzazione di interventi di forestazione nelle aree verdi urbane e periurbane con una gestione improntata alla tutela della biodiversità locale e non al mero giardinaggio urbano come troppo spesso avviene, introduzione dei criteri di sostenibilità per l’acquisto di forniture di competenza dell’amministrazione comunale – inclusa la riduzione degli alimenti di origine animale nelle mense scolastiche -, iniziative che coinvolgano la cittadinanza e le istituzioni scolastiche promuovendo sistemi di conoscenza scientifica riguardo il surriscladamento globale».