A tirare la volata a Fratelli d’Italia, nella penultima serata di campagna elettorale, arriva l’onorevole Paola Frassinetti, per conoscere la squadra di candidati del partito. C’è ottimismo per l’esito del voto, la mente di molti forse è già rivolta alla competizione interna con la Lega.
«Io penso che di fronte alle opere concrete che questa amministrazione a Gallarate ha fatto -ha detto la deputata- i cittadini possono votare con la coscienza tranquilla. In tutta provincia poi il centrodestra si presenta coeso». Quali sono le previsioni di Fratelli d’Italia? «Qui An è arrivata ad un picco massimo del 13%, già confermare quel risultato sarebbe buono: triplicare o quadruplicare il risultato da cui veniamo è una bella soddisfazione».
Da Italexit a Sonia Serati (che ha anche l’appoggio del movimento della Buona Destra, nato dall’ex portavoce di Gianfranco Fini), fuori dalla coalizione dei partiti maggiori c’è una offerta che si propone come centrodestra diverso: «Noi stiamo crescendo perché gli elettori individuano in Giorgia Meloni valore aggiunto -ragiona Frassinetti. Sbaglia chi pensa di rubare voti a FdI con un surrogato, partiti piccoli e senza storia che si dicono di destra».
Andando oltre Gallarate, Frassinetti guarda con fiducia a una sfida che pure si presenta difficile: «Si respira un’aria di coesione, perché in tutti i capoluoghi andiamo uniti. Si parla di dissidi nel centrodestra, ma la coalizione Pd-5 stelle non va unita da nessuna parte, si presenta sempre con candidati sindaci differenti. Il resto sono tutte illazioni». Fiducia anche su una possibile sorpresa a Milano: «Aspettiamo a dire che Sala vince: la partita del ballottaggio è tutta diversa, può accadere di tutto. C’è una prosopopea fuorviante su una rielezione di Sala al primo turno, i milanesi sono scontenti, avuto a Milano e lo sento».