«E’ stata una campagna elettorale breve ma intensa e impegnativa. E direi anche entusiasmante» a parlare così è Matteo Bianchi, il candidato sindaco di centrodestra, all’ultima conferenza stampa, di saluto e riepilogo del suo programma, prima delle elezioni.
In effetti, ha avuto due mesi massacranti, con una agenda giornaliera infinita, 7 giorni su sette, per recuperare il gap e farsi conoscere dai varesini in tempo per arrivare al voto, mesi che ha affrontato con una bella dose di ironia e un sorriso sempre stampato in volto.
Una campagna tanto intensa che, alla fine, ha perso 6 chili per la strada della campagna elettorale: prova vivente di un motto che noi giornalisti abbiamo sentito dirgli tante volte, «La sinistra è quella della decrescita felice: per me invece esiste una sola decrescita felice, quella della bilancia».
Punti di riferimento di tutta la campagna sono stati: «La vocazione imprenditoriale e turistica della città e il bisogno di sicurezza – ha ricordato – E in particolare di riappropriarsi degli spazi del centro, che quando sono vuoti, sono colmati da persone poco raccomandabili, come in piazza Repubblica, via Rainoldi e via Como» e in quest’ottica viene proposta la destinazione a uffici comunali della caserma Garibaldi».
Bianchi ha sottolineato anche che: «Cultura, sport, sociale è un comparto che va trattato insieme, dialogando con l’associazionismo che li supporta, in modo da poterli mettere a sistema per il bene della comunità. E infine nelle maglie delle varie deleghe per gli assessorati pensiamo anche una delega specifica alla sicurezza sul lavoro»
Sull’ultima questione tra centrosinistra e centrodestra, sollevata dal sindaco a proposito dei progetti di Largo Flaiano, il candidato ha concluso: «Sono un po’ stufo dell’approccio che ha l’amministrazione uscente che cerca di lanciare fumo negli occhi su progetti non ancora conclusi. Se un sindaco ha fatto bene, nella campagna elettorale raccoglie i frutti. Inoltre, sono leghista da quando ho 16 anni, stimo Fontana che ha fatto molto per me ma non si può accusare me, Matteo Bianchi di tutto quello che è stato fatto dalla Lega prima. Si confronti con me. Detto questo, se mi chiedete se continuerò con il progetto di Largo Flaiano se diventerò sindaco, la risposta è si».