A ormai poche ore dal voto, si è svolta la tradizionale serata di confronto tra i giovani candidati di Busto Arsizio in Comunità Giovanile. Nonostante le defezioni della Sinistra Chiara e del Movimento per Busto, nel cortile dell’associazione bustocca si sono riuniti 18 ospiti che hanno dovuto rispondere in un minuto ai quesiti posti.
A sostegno del sindaco uscente Emanuele Antonelli c’erano Luca Folegani e Chiara Fazzari in quota Fratelli d’Italia, Matteo Sabba e Serena Napoli per la lista civica, Vincenzo Marra per la Lega e Giada Martucci e Matteo Mascheroni per Forza Italia. La squadra del Patto per il Cambiamento era invece composta dalla consigliera comunale uscente Valentina Verga e dal segretario del Partito Democratico Paolo Pedotti, affiancati da Enrico Bussoni e Loris Morgano dei Verdi e Diego Luise per il Movimento 5 Stelle. A sostegno di Farioli due civici-popolari (Sabrina Maniscalco e Samuele Pellegatta) e due riformisti (Nicolas Burchielli e Alice Rossi), mentre per Busto al Centro c’erano Tommaso Agosti e Chiara Ferrario.
Dopo una breve presentazione di tutti i candidati, Comunità Giovanile, per bocca del presidente Francesco Pannilini, ha posto tre domande che hanno dato vita ad un confronto tutto sommato ordinato, al netto di differenze di visione sui temi concreti.
Sulla prima, che ha riguardato politica e giovani, si sono trovati tutti d’accordo sul fatto che sarebbe anche il momento di un ricambio generazionale a livello di politica locale e nazionale. La seconda, sui monopattini, ha riservato un po’ più di spigoli ma in fin dei conti tutti si sono trovati nel dire che l’utilizzo del mezzo che sta spopolando in tutto il mondo si qualcosa di positivo. Un po’ più scettico Bussoni: “noi possiamo anche credere di andare in giro senza far male all’ambiente, ma se poi questi monopattini vengono ritirati da un camion alimentato diesel torniamo al punto di partenza”.
La terza domanda, infine, ha acceso (poco) lo scontro. Alcuni mesi fa aveva fatto notizia lo stanziamento, dal parte del Comune, di 190mila euro destinati alle luminarie natalizie. Una posizione è ben espressa da Matteo Sabba, che è anche presidente del DUC: “Dobbiamo iniziare a pensare come città forte, come la capitale dell’alto milanese, che deve attrarre visitatori e commercio anche grazie a queste iniziative, non sempre stare a lamentarsi”. Di diverso avviso Verga e Agosti, che vorrebbero vedere più illuminazione nelle zone periferiche, ma anche Maniscalco e Burchielli, il cui pensiero va a cos’altro potrebbe essere fatto con quella cifra.