È stato un confronto sereno e pacato quello che è andato in scena ieri sera (giovedì) al teatro di via Dante a Castellanza tra i tre candidati sindaco Mirella Cerini (Partecipiamo), Alexandre Citati (Castellanza in Movimento) e Angelo Soragni (Centrodestra unito).
Moderata da Andrea Della Bella, giornalista di Malpensa 24, la serata è stata organizzata da Area Giovani e dall’associazione Il Prisma che da molti anni organizza il dibattito tra i candidati sindaco a Castellanza.
Alexandre Citati ha ringraziato Michele Palazzo definendolo il suo mentore che gli ha insegnato i valori della politica e la coerenza delle idee: «Non facciamo politica per il risultato. Rappresentiamo un’idea e un concetto e se la gente lo vorrà ci voterà e ci farà vincere. Non sono qui per contrattare o mediare».
Mirella Cerini ha spiegato che la sua lista è un gruppo civico che condivide ideali e obiettivi che si concretizzano nel programma di mandato: «Ciascuno ha contribuito a questo programma, sia chi ha governato con me in questi cinque anni sia i nuovi entrati. Chi fa parte del nostro gruppo ha messo da parte la propria idea politica o partitica per qualcosa di importante».
Anche Angelo Soragni ha citato Michele Palazzo, imbeccato dal moderatore: «Siamo una lista di centrodestra che si ispira ai principi liberali. Non ci nascondiamo ma reputo Michele Palazzo una brava persona che abbia chiesto di votare una brava persona come me. Questo endorsement mi ha dato fiducia e non ci vedo niente di male. Per quanto riguarda Mino Caputo so che non è mai stato di sinistra quindi non c’è nulla di male ad averlo in lista con noi».
Durante la serata si è parlato della Rsa Moroni, dell’area degli ex-Camilliani e delle case della salute che dovrebbero sorgere con la riforma regionale della sanità. Sostanzialmente uguale la visione su questi temi (anche se con sfumature diverse) per Soragni e Cerini che vedono nell’edificio che un tempo ospitava la comunità religiosa il luogo ideale per implementare la sanità territoriale con ambulatori e servizi sanitari. Per Citati, invece, il cambiamento in ambito sociale deve coniugare la comunità per minori (attualmente ospitata in una parte degli ex-Camilliani) e la rsa Moroni per creare un polo intergenerazionale che metta in collegamento queste due realtà.
Sulla visione in ambito sociale e chi dovrà occuparsene Soragni ha sottolineato che le fragilità delle famiglie, degli anziani e dei giovani «vanno affrontate le nuove sfide poste dal covid che ha cambiato anche il modo di relazionarci con gli altri. Penso soprattutto ai giovani adulti colpiti da un punto di vista psicologico e lo vedo nel mio lavoro. Noi abbiamo pensato ad implementare il coworking per far fronte alla richiesta di lavoro a distanza» poi ha sottolineato che non ha ancora individuato chi sarà l’assessore ai Servizi Sociali.
Per Citati «bisogna aiutare le persone in difficoltà a diventare risorse come si era previsto inizialmente con il Reddito di Cittadinanza. Queste persone vanno aiutate ad uscire dall’assistenzialismo con il lavoro». Secondo Mirella Cerini, invece, l’emergenza sanitaria è stata affrontata con il massimo impegno ma da questa esperienza sottolinea la nascita «di un’alleanza importante con le associazioni del territorio che si sono messe a disposizione».
Dopo una domanda sulla sicurezza, il giornalista ha chiesto una visione su Castellanza «una città che è un paesone ma che ha servizi da grande città». Per Mirella Cerini «Castellanza è una città piena di persone di giorno e durante la settimana. Bisogna accorciare le distanze tra le strutture importanti come l’università e delle due cliniche che insistono sul territorio. Noi abbiamo sempre cercato di collaborare per aumentare i servizi per i cittadini». Per Soragni le peculiarità di Castellanza «vanno valorizzate rendendo la città bella da vedere mentre oggi è piena di ruderi. Pensiamo alla piazza di Castegnate e alle tante aree edificate abbandonate, i giardini». Citati sostiene che uno dei grossi problemi della città è la mancanza di luoghi di ritrovo: «Secondo noi la piazza mercato deve diventare il centro vero della città dove potersi ritrovare. Dobbiamo creare un ambiente vivibile e piacevole che convinca chi è di fuori a venire a vivere qui».
Infine è arrivata la domanda sulla questione del sedime ferroviario di Ferrovie Nord e l’accordo col Comune di Castellanza che prevede il pagamento di una cifra considerevole per poter poi usufruire di queste aree che attraversano la città e la dividono in due. Mirella Cerini ha difeso le scelte fatte nelle scorse settimane (con un consiglio comunale d’urgenza ad hoc) grazie alla quali si è deciso di pagare per sbloccare una situazione ferma da quasi un decennio ed entrare così in possesso di quelle aree, contraria la visione di Soragni che intende ritrattare le condizioni concordate da Cerini. Citati ha, invece, sottolineato che è giusto pagare: «Si paga e poi si fa causa, se si crede che è sbagliato».
Tutti d’accordo, alla fine, sulla necessità di trovare una soluzione rapida al problema delle puzze che una zona di Castellanza è costretta a subire. Citati chiede di smettere con le deroghe per le aziende che scaricano nel depuratore, la Cerini ha spiegato gli sforzi fatti con Olgiate e Marnate per arrivare a capo del problema, per Soragni «si deve andare più veloci e cambiare marcia sul tema».