Uniti per Vergiate risponde ai recenti attacchi da parte di Vergiate 2030 e Lista indipendente, e interviene per precisare alcuni elementi della questione riguardante la par condicio che ha visto l’intervento del Corecom.
«Sono settimane – commentano i candidati di Uniti per Vergiate – che la sedicente lista civica capeggiata da Romano Balzarini parla di noi, ci insulta e ci vorrebbe trascinare nella rissa e nella stupida polemica distruttiva».
«D’altra parte – aggiunge la lista guidata da Daniele Parrino – questi signori a Vergiate non li conosce nessuno: nei 10 anni in cui abbiamo amministrato Vergiate nessuno di noi si era accorto della loro esistenza; nessuno di loro ha mai partecipato attivamente alla vita della comunità vergiatese, né sociale, né culturale, né ludica; nessuno di loro si è mai lamentato di come sia stata amministrata Vergiate in questi anni e nessuno di loro si è mai contraddistinto per aver segnalato qualche problematica particolare. Improvvisamente si sono svegliati dal letargo e sono diventati “campioni di civismo”. Hanno costruito una lista “raccogliticcia” nell’ultima settimana utile alla presentazione delle liste, telefonando a mezza Vergiate e inserendo al loro interno amici e parenti pur di riuscire ad avere le 12 persone richieste. Hanno presentato un programma elettorale dove un terzo delle proposte sono già attive da anni, un terzo sono completamente campate in aria e non realizzabili e un terzo sono semplicemente proposte ridicole. In questo mese stanno tentando con ogni mezzo di screditare la lista Uniti per Vergiate con Daniele Parrino candidato Sindaco perché è l’unico modo che hanno per tentare di farsi notare».
«A dimostrazione che non sanno più dove attaccarsi – afferma Uniti per Vergiate -, confermiamo che la lista di Balzarini ha chiesto incredibilmente l’intervento di Corecom Lombardia per tentare di tappare la bocca al Sindaco Leorato. Tuttavia, precisiamo che il Corecom non ha dato ragione a Balzarini (diversamente da quanto sostenuto da loro), ma ha chiesto spiegazioni. Le spiegazioni gli sono state fornite tramite una comunicazione inviata a mezzo pec dal Segretario comunale dove si spiega che il profilo Facebook di Maurizio Leorato non risulta essere un profilo o una pagina istituzionale del Sindaco, non è il profilo istituzionale del Comune, ma trattasi di un profilo esclusivamente privato e personale. L’attività di comunicazione non ha comportato l’utilizzo di mezzi, risorse, personale e strutture assegnate alla pubblica amministrazione. La comunicazione istituzionale viene svolta dal Comune di Vergiate mediante canali propri. Al fine di dirimere ogni dubbio a riprova che non sussiste alcun fine elettorale, Maurizio Leorato ha deciso comunque di rimuovere per sua libera scelta alcuni post per dimostrare ancora una volta la sua superiorità morale rispetto a questi signori. In ogni caso suggeriamo alla lista capeggiata da Balzarini di avere più rispetto dei Vergiatesi: pensano davvero che i vergiatesi votino in base ai post su Facebook?».
«Infine – conclude Uniti per Vergiate -, informiamo un’altra candidata Sindaco Sarah Carlini che non siamo “orfani di Maurizio Leorato”, come ha sostenuto in una sua dichiarazione. Maurizio Leorato continuerà ad essere al nostro fianco con i suoi consigli, il suo supporto e la sua esperienza: non è necessario avere “una poltrona” per contribuire a fare qualcosa per la propria comunità. Nonostante queste bassezze, Uniti per Vergiate ha continuato a condurre una campagna elettorale pacata ed elegante, abbiamo illustrato ai nostri concittadini quello che abbiamo fatto in questi 10 anni e abbiamo spiegato quali sono i nostri progetti per il futuro di Vergiate. Non abbiamo ritenuto necessario accettare provocazioni, non siamo caduti in battibecchi di bassa lega e tanto meno ci siamo permessi di fare attacchi personali ai nostri avversari politici. Gli elettori vergiatesi valuteranno autonomamente con il loro voto se premiare l’arroganza, l’incompetenza e la maleducazione, oppure premiare la serietà e la competenza di chi ha già dimostrato di saper lavorare per il bene della comunità vergiatese».