Il famoso quorum del 3% e una campagna elettorale fortemente polarizzata ha “fatto strage” delle 18 liste presentate nella campagna elettorale 2021 di Varese.
In consiglio comunale infatti ne arriveranno nove: PD, Lega, Varese con Bianchi sindaco (La lista che unisce Forza Italia, Noi con l’Italia e Popolo della Famiglia), Fratelli d’Italia, Varese Praticittà, Per una grande Varese – Bianchi sindaco, Lavoriamo per Varese, Varese Ideale, Progetto Concittadino.
Altre nove però sono “cadute” sotto la regola del quorum al 3%: 5 sono le liste che appoggiavano gli altrettanti candidati sindaco indipendente cioè Varese Libera che sosteneva Francesco Tomasella, Varese 2.0 che sosteneva Daniele Zanzi, Noi civici per Varese che sosteneva Caterina Cazzato, Azione che sosteneva Carlo Alberto Coletto e Sinistra Alternativa che sosteneva Pippo Pitarresi: in questo caso non solo i candidati di lista non entreranno in consiglio, ma nemmeno i candidati sindaco a loro collegati.
Ma non hanno raggiunto il quorum infatti nemmeno 4 delle 8 liste a sostegno della coalizione di Galimberti: non siederanno in consiglio comunale nemmeno i rappresentanti di Volt con radicali Italiani, Europa Verde, Movimento 5 Stelle e Psi.