Progetto Concittadino con Collettiva* ha presentato i suoi candidati alle prossime elezioni amministrative di Varese – già 30 – con un tour tra i quartieri che ha fatto tappa anche al parco Perelli di Biumo Inferiore.
E proprio nel parco considerato di periferia ma che potrebbe tranquillamente fare parte del centro di Varese è stato firmato da tutti i partecipanti anche il manifesto programmatico delle due formazioni, che corrono insieme per Galimberti sindaco.
Tra i principali argomenti del programma inclusività, rigenerazione urbana, ambiente: ma anche cultura come base per ogni decisione. Tra le tante proposte concrete emerse, anche l’istituzione di un nuova figura quella “del sindaco della notte”
«Intanto ci piacerebbe che Varese avesse un assessore alla Cultura visto che da tempo abbiamo forme di supplenza in questo settore – ha detto il consigliere Enzo Laforgia -. Crediamo che la politica culturale di una amministrazione debba essere la bussola per ogni azione dell’amministrazione in ogni settore. Dobbiamo partire da una forte idea culturale che possa poi coerentemente tradursi nei singoli settori. Dobbiamo valorizzare il nostro patrimonio culturale, non solo i luoghi che conservano il passato, i musei, le biblioteche o gli archivi, ma dobbiamo anche fare in modo che si riescano a sviluppare nuove forme culturali; un tema forte crediamo sia la necessità di facilitare la giovane imprenditoria culturale, anche recuperando gli spazi abbandonati e dismessi che costellano la città».
Ed è Teresita “Tita” Freddi a spiegare che Progetto Concittadino pensa di introdurre una nuova figura quella del “sindaco della notte“: Si occuperà di connettere le attività serali. Con l’arrivo del tramonto non termina tutto, anzi. Il suo ruolo sarà quello di connettere tutte le attività che vengono proposte la sera».
«Quello del sindaco della notte non è un richiamo suggestivo – ha aggiunto Laforgia – ma la convinzione che l’attività dell’amministrazione non si esaurisce alle 18 o alle 21 di sera: occorre offrire un capacità di organizzazione pacifica anche dopo il tramonto o anche un po’ più in là. E questo anche per l’emergenza cittadina che stiamo vivendo: abbiamo una città in cui il 60 per cento dei residenti supera i sessant’anni di età e se vogliamo che Varese torni ad essere una città con qualche elemento di attrazione per i giovani, dobbiamo creare un ambiente accogliente e stimolante che offra le condizioni per sviluppare tutte le forme di creatività possibili. Inoltre non vorremmo più che si pensasse all’amministrazione come a un bancomat per la cultura: una cassa continua dove i soggetti privati vanno a chiedere soldi in modo tale che poi l’amministrazione si deresponsabilizza rispetto a questo settore».
Ovviamente, non è questa la sola proposta della molto attiva formazione: c’è anche quella di un assessorato specifico alla Riqualificazione Urbana, considerate le tante opere in campo, ma anche un’attenzione particolare al Piano Urbano della Mobilità sostenibile che verrà discusso nel prossimo consiglio comunale del 28 luglio, e che, poichè fa parte dei temi chiave di Progetto Concittadino, vedrà presentare dal consigliere Laforgia degli emendamenti specifici, frutto dello studio dell’intero gruppo.
«Nel 2016 Progetto Concittadino voleva semplicemente sostenere e poi governare con Galimberti – ha commentato l’assessore Dino De Simone – Ma Progetto concittadino di oggi non è piu la stessa: l’unione con Collettiva e con tutte le persone che nei quartieri abbiamo incontrato, fa si che siamo qualcosa che siamo qualcosa di nuovo, energetico e vitale per questa città. Noi vogliamo pesare all’interno di questa coalizione, siamo qui per cambiare in meglio questa cità. Per questo in questi due mesi ci muoveremo per dire cosa vogliamo e chi siamo»