«Non so proprio chi sarà il candidato del centrodestra». Boom, l’ex sindaco Nicola Mucci si presenta come commissario cittadino di Forza Italia a Gallarate e subito dà fuoco alle polveri, dicendo quel che fino ad oggi si vociferava: nel centrodestra non c’è una certezza granitica sulla ricandidatura di Andrea Cassani.
Ovvio, l’ex sindaco (2001-2010) di Gallarate usa ancora un po’ di prudenza, ma l’uscita è comunque dirompente. «So che Cassani non andrà a casa prima del tempo» controbilancia subito Mucci, lasciando intendere che Forza Italia sarà fedele fino in fondo all’alleanza.
Il punto è che Cassani ha già in calendario (a metà novembre) la data dell’Udienza Preliminare del processo Mensa dei Poveri, che lo vede indagato per due differenti episodi contestati come turbativa d’asta. Lui è comunque pronto ad un secondo mandato, ma lo scenario è incerto.
«Forza italia continuerà nel suo lavoro in consiglio, parteciperemo alle riunioni del centro destra gallaratese, ma il tema delle prossime candidature è quello di una condivisione di lavoro nel centrodestra in uno scenario provinciale. Solo facendo questo lavoro si potrà fare un lavoro intelligente e foriero di buoni frutti».
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Insomma: il tavolo è ancora aperto, ma il tema di un cambio di candidato c’è. Un cambio ovviamente non scontato, visto che normalmente un sindaco uscente finisce ricandidato e visto che lo stesso Cassani si è già proposto per altri cinque anni alla guida del centrodestra. È pur vero che un sindaco (ipoteticamente, per ora) a processo durante la campagna elettorale è un rischio, per la coalizione. E per questo c’è chi sta lavorando da un po’ sull’idea di uno scenario alternativo: aver pronto un sostituto in panchina per rilevare Andrea Cassani oppure (ipotesi più hard) preparare persino una candidatura contrapposta a Cassani, nell’ambito del centrodestra.