«Con Longobardi c’è stato un rapporto di alti e bassi da inizio legislatura, non nascondo però che da qualche mese ci stiamo confrontando sul presente e anche sul futuro della città».
Il sindaco Andrea Cassani svela l’avvicinamento in corso, tra la sua amministrazione e l’esponente (e unico consigliere eletto nel 2016) di Gallarate 9.9: sotto traccia se ne stava parlando da qualche tempo, dopo che nello stesso gruppo 9.9 erano emerse visioni drasticamente diverse, tra chi è critico con Cassani e chi (e tra loro Longobardi) è pronto invece a cercare convergenze con il centrodestra.
Cassani dice che Longobardi «ha riconosciuto che questa amministrazione ha fatto tantissimo per il commercio e ovviamente che stiamo provando a fare il possibile in questa difficile fase». E che per questo «è interesse di Longobardi stare con chi ha fatto e con chi farà per la città».
«Il fatto che Longobardi possa prossimamente entrare in maggioranza in un’ottica di collaborazione fattiva, sia nell’immediato che per le prossime amministrative, è una buona notizia che rafforza la coalizione di centrodestra. Il suo contributo per questa legislatura, sulla base anche alla sua professione, potrà certamente essere finalizzato a sostenere il mondo delle attività produttive».
Rocco Longobardi: “Ho un progetto per la città, un avvicinamento c’è”
«Un avvicinamento c’è», conferma Longobardi. Che richiama l’impegno per la città della sua lista e l’intenzione – da sempre – di cercare convergenze su temi specifici. «In questo fase delicata, profondamente segnata dalla pandemia, se il sindaco Cassani è disponibile a lavorare insieme su alcuni progetti tematici ben venga».
Troppo presto per parlare di allargamento della maggioranza, forse. Ma di certo un feeling tra Cassani e Longobardi c’, a dispetto dei contrasti e dei riavvicinamenti visti, a cicli alterni, negli anni passati: «Come tutti gli anni ho un progetto per valorizzare la città e le attività produttive e come sempre ho fatto (da 10 anni ad oggi) lo presenterò all’amministrazione che valuterà se condividerlo oppure no. Noi lavoriamo ad un’idea di città unita, senza polemiche continue e spaccature ideologiche che impediscano “di costruire”, perché ci sarà molto lavoro da portare avanti negli anni a venire.
E il “terzo polo”? E il resto di 9.9?
Non è un caso che «l’avvicinamento» tra Cassani e Longobardi venga allo scoperto ora. Perché da settimana scorsa si era tornati a parlare del tentativo di un (molto ipotetico) “terzo polo”, o alleanza di civiche che dir si voglia.
Ora: è chiaro che la mossa di Longobardi cambia di molto le cose, perché viene a mancare una delle componenti che s’immaginava di federare in una nuova coalizione alternativa a centrosinistra e centrodestra. Non che sia una novità in senso stretto, visto che già era emersa la difficoltà dei 9.9 a muoversi come gruppo, tanto che Longobardi aveva ventilato l’ipotesi di “saltare un giro”.
Adesso invece lo scenario cambia: il consigliere eletto si schiera con Cassani, mentre un’altra parte della lista non è disposto a seguirlo. Certo, se andasse in porto la mossa rafforzerebbe anche il centrodestra pro Cassani, al di là delle fibrillazioni tra diverse componenti.