Era nell’aria da giorni, poi è arrivata l’ufficialità da Gianluigi Paragone: “mi candido a Milano”. Ieri sera in un incontro a Cardano al campo anche Pietro Romano ha rotto gli indugi. Sarà lui a correre per la poltrona di sindaco a Gallarate.
Il primo incontro tra Romano e un delegato di ItalExit era avvenuto settimane fa, giovedì 29 aprile, all’ora di pranzo, nello studio di un altro avvocato gallaratese, pronto a far parte anche lui del gruppo.
Dal canto suo, – come scrivevamo allora – Romano ci mette sicuramente la convinzione e la veemenza con cui ha sostenuto alcune battaglie, quella elettorale del 2016 ma anche le varie campagne sui temi del sociale (si è più volte e anche recentemente esposto per senzatetto che conosce e aiuta). Più sul piano politico in questi anni ha rappresentato pro bono una parte delle famiglie sinti e ha rivendicato la sua funzione di vigilanza sulla città, in particolare sulle “tangente al quadrato”, la manovra su via Mazzini, che l’avvocato segnalò nel 2018 e che divenne poi uno dei capitoli dell’inchiesta Mensa dei Poveri (2019) che ha al centro Nino Caianiello”.