Ci sarà anche una lista comunista, alle elezioni amministrative 2021 di Gallarate? Non è ancora detto, ma nell’area della sinistra-sinistra si sta lavorando, seppur un po’ a rilento.
In città ci sono Rifondazione Comunista e il PCI, la formazione radicale che ha scelto di resuscitare nome e simbolo del più grande partito comunista d’Occidente. C’è stato qualche incontro, ma il percorso per arrivare a definire una partecipazione sembra non essersi ancora concretizzato.
Ora quelli del PCI hanno scelto di fare una “chiamata” per misurare chi ci può stare. Appuntamento alla Cuac di via Torino 64, domenica mattina 23 maggio, alle 10, “per verificare la possibilità di costruire una lista comunista, alternativa agli attuali schieramenti presenti nella nostra città, in vista delle prossime elezioni amministrative”, è l’appello fatto circolare in queste ore.
Osvaldo Bossi, del PCI, è convinto che alla lista serva «una connotazione ideologica e politica», che guardi anche oltre Gallarate. E per questo è centrale il simbolo della falce e martello. La speranza è poter arrivare ad una situazione come quella che sta maturando «a Varese, ma anche a Torino», di alleanza unitaria delle forze anticapitaliste.
In ogni caso, si tratterebbe di un campo radicalmente alternativo al centrodestra del sindaco uscente Cassani, ma anche al centrosinistra di Margherita Silvestrini (in cui la sinistra è rappresentata da una lista “d’area” e ambientalista, Officina di Cura Urbana)